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Elezioni, Celletti rintuzza Lucchi: "Soffre di lesa maestà"

Si consumano gli ultimi attacchi politici in vista del voti di domenica per l'elezione del nuovo sindaco. A rintuzzare il candidato del centro sinistra e sindaco uscente Paolo Lucchi è Antonella Celletti, candidata a sindaco della Lega Nord

Si consumano gli ultimi attacchi politici in vista del voti di domenica per l'elezione del nuovo sindaco. A rintuzzare il candidato del centro sinistra e sindaco uscente Paolo Lucchi è Antonella Celletti, candidata a sindaco della Lega Nord: “Ha una strana idea della realtà Paolo Lucchi. Egli afferma di non aver reagito alle provocazioni degli avversari perché, a suo dire, le motivate critiche che gli sono state rivolte risulterebbero un autogol per chi le ha fatte. Insomma, rappresenterebbero un delitto di lesa maestà. Che dovrebbero fare, a suo avviso, le forze politiche che gli sono avverse? Forse assecondarlo, cantargli dei peana, dirgli quanto è bravo? Fargli, insomma, da scendiletto come i suoi fedelissimi? Io credo che le sue mancate repliche denuncino il poco che ha da dire per discolparsi dalle responsabilità che ha la sua amministrazione”.

Ed ancora: “Nei dibattiti è infatti scarso di argomentazioni, sciorina solo numeri che non possono essere controllati e mal sopporta le idee altrui. E’ evidente la sua difficoltà a replicare sugli errori fatti: sulla sicurezza, sulla viabilità, su Icarus, sul decadimento del centro storico, sul Foro Annonario, piuttosto che sulla Grande Malatestiana o sulla Variante di Salvaguardia, che salvaguarda qualcuno e qualcun altro no. E poi che dire della Busca, del ‘caso’ verande, della chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace, delle strade rattoppate, delle tassa di occupazione di suolo pubblico, dell’IMU alle stelle per le seconde case e per le strutture commerciali anche sfitte? E perché mai Lucchi ha nascosto per tanto tempo la sua intenzione, se eletto, di incrementare le tasse e lo ha chiarito solo a campagna elettorale avanzata, perché incalzato dalle altre forze politiche? E dire che tutte le associazioni di categoria gli hanno chiesto un’azione opposta e contraria, e cioè di non incrementare le imposizioni locali”.

E conclude: “Perché quindi votare Lucchi? E’ difficile capirlo. Anche se l’aspirante sindaco Pd sa che può contare sui tanti che ancora votano il simbolo e non si curano delle qualità del candidato, su quei portatori di interesse che sanno di avere ossigeno solo con un’amministrazione come quella passata, su chi rimane abbagliato dalla spinta Renzi. Tutto questo rassicura Lucchi, ma non rassicura altrettanto chi pensa al futuro di Cesena e della sua comunità, ben conoscendo gli errori che sono stati fatti e quelli che potrebbero ripresentarsi se Lucchi fosse eletto per la seconda volta”.

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