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Lunedì, 29 Aprile 2024
Verso le elezioni

Elezioni, Celletti (Lega): "Molto fumo e poco realismo nella campagna elettorale del Pd"

Così Celletti (Lega): "Di certo c’è che il Pd è il ‘padre padrone’ della coalizione di centrosinistra che si presenterà alle prossime elezioni"

“Una ‘pochade’. La presentazione della campagna elettorale del Pd non è diversa da una messa in scena paradossale. Di certo c’è che il Pd è il ‘padre padrone’ della coalizione di centrosinistra che si presenterà alle prossime elezioni. Lo affermano gli stessi dirigenti piddini: non si muove foglia che il Pd non voglia. Non a caso il troppo celebrato sindaco uscente e ricandidato Enzo Lattuca, meno di un anno fa, sentenziò che i partiti della coalizione senza seggi in Consiglio comunale non avrebbero potuto contare su un assessorato. Messaggi chiari a Popolari e Repubblicani che tuttavia, nonostante lo spostamento a sinistra-sinistra della coalizione, sono rimasti silenti sul carro, sperando di agguantare almeno un posto di consigliere. Non per perorare le loro cause ideali, certamente difformi da quelle della sinistra massimalista, né per contare qualcosa in Giunta, visto il ruolo marginale svolto anche nei passati cinque anni, ma per giustificare di fronte al loro elettorato il sostegno a una coalizione sempre più spostata verso il radicalismo intransigente che vede nemici ovunque, soprattutto in chi si discosta dal pensiero unico di cui sono depositari i capi piddini”. Così in una nota Antonella Celletti (Lega).

“E non è un caso se gli stessi dirigenti locali Pd hanno incensato Lattuca come demiurgo, l’uomo al comando oggetto di una rappresentazione tanto irrealistica quanto inverosimile di fronte ai gravi lasciti per Cesena del quinquennio della sua Giunta, determinati da un ideologismo asfissiante, da una visione astratta della città ma anche da carenze amministrative - aggiunge l'esponente del Carroccio -. Di certo, il sindaco uscente è scaltro: ha imbarcato tutte le forze politiche possibili, anche in antagonismo strutturale tra di loro sul piano politico, per evitare che la compresenza di più candidati sindaci con le loro liste portasse inevitabilmente, come nel 2019, al ballottaggio. Lattuca sta giocando tutte le carte possibili. Plateale a questo riguardo l’arruolamento del M5s con un accordo assunto con il coordinatore regionale del partito che ha calpestato e sconfessato, secondo quanto emerge dalla stampa, le istanze e le battaglie coraggiose dei militanti ‘grillini’ locali. Molto fumo e poco realismo, dunque, nella rappresentazione della campagna elettorale del Pd: un partito in evidente crisi non solo a livello nazionale, dove le istanze riformiste sono state azzoppate da una sempre più evidente radicalizzazione. Un partito confuso, onnivoro e autoreferenziale che potrebbe risultare un vero problema e non una risorsa anche localmente”.

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