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Elezioni Europee, Zoffoli interviene sui balneari: "L'Italia alzi la voce per tutelare le imprese"

E' "giunto il momento di costruire una proposta che vada al confronto con l’Europa senza paura e garantisca l’impresa nel suo complesso". Sulla direttiva Bolkestein interviene il candidato Pd alle elezioni europee, Damiano Zoffoli

E' "giunto il momento di costruire una proposta che vada al confronto con l’Europa senza paura e garantisca l’impresa nel suo complesso". Sulla direttiva Bolkestein interviene il candidato Pd alle elezioni europee, Damiano Zoffoli. "Una cosa è certa - premette -. Prima della decisione di inserire anche gli stabilimenti balneari nella direttiva Bolkestein, in Italia – e in particolare in Romagna – il comparto della spiaggia era competitivo, concorrenziale, mobile e creava valore aggiunto in investimenti e occupazione".

"Oggi, tra proroghe nazionali non riconosciute in Europa e incertezza totale per le imprese, il nostro comparto balneare comincia a segnare il passo e rischia di rappresentare un elemento di crisi invece che un forte volano di sviluppo della filiera turistica - chiosa Zoffoli -. Il destino di migliaia di piccole imprese balneari è nelle mani delle nostre scelte; per questo ho accolto con molto favore l’impegno del sottosegretario Baretta, a nome del Governo Renzi, di convocare in breve tempo un tavolo di lavoro che comprenda tutti i protagonisti della questione e di costruire, entro il 15 ottobre, una legge di riordino complessivo delle concessioni che consenta anche di ridisegnare una proposta forte da parte del governo italiano all’Europa: cioè quello che oggi manca sul tavolo. Una proposta che garantisca le imprese balneari e i loro investimenti, dando certezze alle imprese esistenti e prospettive a quelle che vogliono sorgere per creare nuovi investimenti e occupazione".

"Anche l’attuale commissario europeo (la greca Damanaki) ritiene che le specificità delle imprese balneari vadano tenute in maggiore considerazione nell’applicazione della direttiva servizi - prosegue il candidato democratico .-. Se sarò eletto mi batterò perché l’Europa accolga le proposte italiane – che prestissimo vanno formalizzate – evitando una nuova infrazione europea; occorre trovare una soluzione che parta dalla tutela dell’impresa (ed in particolare di quella che già esiste), dalla conferma dei contenuti pubblici delle concessioni balneari (ambiente, sicurezza, qualità), dal riconoscimento del valore e degli investimenti sostenuti dalle imprese, lavorando sulla lunga durata delle concessioni, con relativo adeguamento ai prezzi di mercato. Pure e semplici aste non possono essere la soluzione ottimale per una vicenda che va affrontata in termini differenti".

"Le soluzioni tecniche - afferma Zoffoli - possono essere diverse e alcune sono già in campo: certo dovranno essere analizzate insieme ai rappresentanti delle 30.000 imprese italiane interessate; ma quel che è certo è che non si può mettere in così grave difficoltà l’intero comparto balneare, uno degli assi centrali del turismo nazionale e romagnolo. Per questo mi sento assolutamente vicino alle imprese balneari e credo che sia giunto il momento di costruire una proposta che vada al confronto con l’Europa senza paura e garantisca l’impresa nel suo complesso. Oggi è possibile, in Italia e in Europa. Non c’è più tempo da perdere".

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