Il Codice della Partecipazione in consiglio, Celletti (Lega): "No convinto, molte perplessità sul testo"

No convinto del gruppo Lega al Codice della Partecipazione. “Se il livello di partecipazione da parte dei soggetti più interessati, come gli Enti del Terzo Settore (Ets), all’elaborazione di un Codice sulla Partecipazione è quello registrato, ovvero pari quasi a zero, il risultato non può che essere un fallimento”. Così la capogruppo Antonella Celletti intervenuta in Consiglio comunale, dove ha analizzato sia la delibera del 2020 con cui si dava avvio al progetto, sia l’esito del percorso che ha condotto alla redazione del Codice.

“Dopo 20 mesi di elaborazione - dettaglia Celletti - il testo non solo non risponde a quanto preventivato due anni fa dalla Giunta, ma dà adito anche a molte perplessità. Consideriamo grave che gli Ets, interlocutori privilegiati per i temi toccati nel Codice, non siano stati consultati né siano stati chiamati a collaborare alla stesura del testo. Ma forse il vero obiettivo era quello di puntare a un’approvazione veloce e indolore di un Codice già predisposto e non quello di facilitare la partecipazione alla stesura del testo rischiando interferenze o suggerimenti non in linea con l’orientamento dell’amministrazione. Il testo, poi, non si allinea se non a parole alla legge di Riforma del Terzo settore che prevede una radicale innovazione dei rapporti tra la pubblica amministrazione e gli Ets, che non sono più controparti ma alleati nell’individuare le strade per rispondere ai bisogni della comunità. Un cambio di marcia e una svolta ‘copernicana’ nelle relazioni che non sembrano emergere nel Codice forse per la volontà dell’amministrazione di continuare a dirigere ogni partita. Insomma, l’obiettivo della Giunta sembra quello di mantenere strettamente nelle proprie mani la possibilità di fissare paletti e di stringere convenzioni, altro che partecipazione”.