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Centro Cinema San Biagio, Csn: "Non si può parlare solo di una generica volontà di riaprirlo"

"Le due sale cinematografiche sono state inoltre davvero un servizio essenziale perché essenziale è l'attenzione alla crescita di un pubblico colto e attento anche verso la settima arte"

"In riferimento alle recenti dichiarazioni dell’assessore alla cultura uscite sulla stampa locale, Cesena Siamo Noi ritiene davvero paradossale, dopo 5 anni, parlare di volontà generica di riaprire, quello che era un Polo culturale importante della città. Il Centro Cinema Citta’ di Cesena al San Biagio ha fatto la storia culturale di questa città, ma non solo di questa città è stato un attrattore e produttore di contenuti di livello nazionale e internazionale". Lo afferma in una nota Cesena Siamo Noi.

"Le due sale cinematografiche sono state inoltre davvero un servizio essenziale perché essenziale è l'attenzione alla crescita di un pubblico colto e attento anche verso la settima arte. Non si può continuare a sostenere che la chiusura delle sale sia dovuta a minuzie contingenti come i dissidi con un gestore. Si assuma chi governa le dovute responsabilità. Esemplare è l’ipocrita continuare a fare promesse rispetto alla riapertura del ridotto del teatro Bonci, che da anni non viene restituito alla città. Il piano di questa giunta è stato quello di non voler far altro che accentrare in Malatestiana una serie crescente di funzioni e servizi in una visione miope da piccolo borgo non da città ricca di potenzialità come Cesena, in cui i luoghi dei servizi culturali vanno moltiplicati. Basterebbe dire che si è voluto investire in altro. Ricca di potenzialità e Ricca anche di storia perché Cesena è una città che negli anni ‘80 e ‘90 ha fatto la storia in molti ambiti culturali".

"Quello cinematografico è uno di questi con il centro cinema San Biagio. Vogliamo con l'occasione ricordare l'affido del patrimonio consistente del fondo fotografico del centro cinema San Biagio alla cineteca di Bologna, per la sua digitalizzazione e fruizione-promozione on line. Dove sono i risultati di quell'affido che è costato decine di migliaia di euro ogni anno alla città di Cesena? Quel patrimonio che non è patrimonio solo della città, ma patrimonio della regione e patrimonio provinciale, come è stato valorizzato? Un vasto patrimonio costituito e alimentato da donazioni e da fotografie di scena provenienti dalla rassegna Cliciak, su cui di recente si e’ abbattattuta anche la scure del mancato finanziamento e risulta sospesa. i tutto questo questo chiediamo conto all’assessore Verona e al sindaco Lattuca, responsabili delle politiche culturali della citta’. omunque la riapertura delle sale è un fatto assolutamente cruciale e urgente. Come lo sono tanti altri temi culturali che il governo della citta’ continua, traccheggiando, a non affrontare".

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