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Castagnoli (Cambiamo): “Più chiarezza sulla programmazione e sulle cifre del bilancio della Provincia”

"La presentazione lunedì scorso del Documento programmatico della Provincia ha evidenziato, in particolare, due perplessità: la prima nel metodo, la seconda nel contenuto"

"La presentazione lunedì scorso del Documento programmatico della Provincia ha evidenziato, in particolare, due perplessità: la prima nel metodo, la seconda nel contenuto. Il metodo è quello di un Ente che ancora non sembra in grado di rispettare i tempi della programmazione: il DUP andrebbe presentato, infatti, entro fine luglio e la nota di aggiornamento approvata entro il 15 novembre, mentre invece tutto questo verrà posticipato di qualche mese". Lo afferma Enrico Castagnoli, consigliere provinciale della Lista Civica Cambiamo.

"Inoltre, lo stesso documento programmatico è stato consegnato solo qualche istante prima della seduta del consiglio. Per questa ragione, nessuno dei consiglieri ha avuto l’opportunità di visionare, con la necessaria attenzione e un congruo anticipo, le strategie esposte dal Presidente durante la seduta. Per quanto riguarda i contenuti, invece, non possiamo far altro che constatare un disallineamento palese tra il Documento unico di programmazione e lo schema di bilancio che la Provincia andrà ad elaborare negli ultimi mesi dell’anno, per essere poi approvato con molta probabilità solo nell'anno nuovo.  Inutile dire, quindi, che siamo in evidente ritardo rispetto alle scadenze istituzionali". 

"E’ un aspetto che non ci soddisfa perché - prosegue Castagnoli - senza una prospettiva economica definita, il rischio non è solo quello di trasformare il DUP in un inutile ‘libro dei sogni”, ovvero in un documento incapace di garantire gli interventi programmati, ma anche di elaborare eventuali proposte che rendano l'annunciata volontà di una larga partecipazione, una concretezza nei fatti.  Una chiarezza, quella dei numeri a bilancio, richiesta in più di una occasione. Sul settore scuola, ad esempio, a più riprese sono stati chiesti maggiori dettagli sulle variazioni di bilancio: come considerare i 150.000 euro destinati all'acquisto di beni e arredi inseriti nella seconda variazione di maggio? O i 180.000 euro destinati alla manutenzione ordinaria inseriti in quella di luglio? Ed infine i quasi 15.000 euro destinati sempre all'acquisto di mobili e arredi previsti nell'ultima variazione presentata lunedì? Ancora risposte non ne abbiamo avute, per questo continueremo a vigilare sulla spesa oltreché sulla gestione. Siamo consapevoli che l’ente provinciale abbia necessità di un assestamento generale, ancora però molto distante, ma pretendere più puntualità e chiarezza nella gestione economica non ci pare essere una richiesta strumentale". 

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