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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Bufera social sul mercato ortofrutticolo, Giangrandi: "Attacco dall'account dell'ente, Giunchi si dimetta"

Cesena Siamo Noi, Cambiamo e Italia Viva chiedono le dimissioni di Alessandro Giunchi dal suo ruolo di amministratore unico del mercato ortofrutticolo di Cesena

Non mancano i casi e le polemiche che accompagnano Cesena verso le elezioni comunali del prossimo giugno, l'ultima polemica coinvolge il mercato ortofrutticolo della città, una 'ingerenza' social denuncia il candidato sindaco Marco Giangrandi.

“Sappiamo tutti che in campagna elettorale le schermaglie politiche, gli sfotto’ e le risse social sono all’ordine del giorno. Conosciamo l’arena e dunque non ci scandalizziamo. Ma ci sono dei limiti che, per ragioni etiche, non possono essere mai superati. Ora, che un rappresentante di un ente partecipato del Comune di Cesena si prenda la libertà di sferrare un attacco politico frontale ad un candidato sindaco è, già di per sé, piuttosto discutibile. Ma che lo faccia utilizzando l’account social dell’ente che presiede è di una gravità francamente inaccettabile". Lo affermano in una nota Cesena Siamo Noi, Cambiamo e Italia Viva che denunciano un attacco social dall'account ufficiale del mercato ortofrutticolo al candidato sindaco Marco Giangrandi.

"Giova ricordare che Alessandro Giunchi - prosegue la nota - è amministratore unico del mercato ortofrutticolo di Cesena per nomina politica. Dunque non occupa quella carica perché ha vinto un concorso pubblico.  Ma il mercato ortofrutticolo di Cesena non appartiene ad una sola fazione politica. E’ un patrimonio della città e, come tale, non può diventare l’avamposto in cui fare politica attiva né tanto meno per lanciare strali, perlopiù beceri e pretestuosi, contro gli avversari elettorali. Non è banalmente una questione di forma, ma di etica e di rispetto dei principi democratici.  E’ come se il sindaco Lattuca utilizzasse l’account ufficiale del Comune di Cesena per fare campagna elettorale. Se, fino ad oggi, non l’ha mai fatto è perché anche lui lo ritiene, evidentemente, un gesto scorretto, inappropriato e totalmente fuori dagli schemi della lealtà istituzionale. Ed è di questo oggi che stiamo parlando".

Lo scambio social

"Alessandro Giunchi - incalzano Csn, Cambiamo e Italia Viva - non è nuovo all’uso scriteriato dei social. Già nel recente passato si era distinto per la trivialità di alcuni commenti che, in molti casi, aveva poi opportunamente cancellato con tanto di scuse. Ma qui la situazione è diversa perché l’utilizzo improprio di account pubblici per fare proselitismi elettorali è un abuso che, in una paese civile, non può restare impunito. Per questa ragione, la coalizione che sostiene Giangrandi Sindaco - formata da Cesena Siamo Noi, Cambiamo e Italia Viva - chiede le immediate dimissioni di Alessandro Giunchi dal suo ruolo di amministratore unico del mercato ortofrutticolo di Cesena. E le chiede al sindaco Lattuca che per quel ruolo l’ha scelto. Far finta di nulla o comunque lasciare impunito questo gesto creerebbe a Cesena un pericoloso precedente come se, d’ora in poi, ogni dipendente dell’amministrazione pubblica e delle sue partecipate potesse impunemente utilizzare gli strumenti ufficiali dell’ente per fini elettorali e per le sue battaglie personali. Sarebbe una deriva pericolosa perché in contrasto con la definizione giuridica di Comune che, giova ricordarlo, è quell’ente autonomo che rappresenta tutta la sua comunità (non una parte). Dunque, se Lattuca manterrà Giunchi al suo posto dovrà assumersene la responsabilità etica e comunicare ai cittadini che, da oggi, le regole in questo Comune sono cambiate".

"Infine, una considerazione. Visto l’andamento del mercato ortofrutticolo di Cesena, anziché perdere tempo con le provocazioni social, Alessandro Giunchi avrebbe tante altre questioni, molto più importanti, a cui pensare. Da quello che è emerso anche in questi ultimi giorni infatti - e sono dati non opinioni - le presenze al mercato ortofrutticolo sono in picchiata, gli agricoltori diminuiscono di giorno in giorno e le trattative di compravendita continuano inesorabilmente a scendere. Ma se la gestione di realtà cosi complesse ed articolate può avere qualche attenuante, di certo l’esproprio di strumenti pubblici per fini personali non può essere tollerato. Pertanto, sollevarlo dal suo incarico resta, secondo noi, l’unica risposta possibile”.

La condanna di Claudio Capponcini (M5s)

"Da consigliere comunale ancora in carica esprimo a nome mio e di tutto il gruppo del M5S di Cesena la ferma condanna all'utilizzo inopportuno quanto lesivo dell'immagine di un ente partecipato dal comune. L'episodio social di oggi vede l'amministratore unico del mercato ortofrutticolo di Cesena, attaccare un candidato sindaco, guarda caso di "opposizione", utilizzando l'account ufficiale dell'ente. Questo mostra inequivocabilmente il modo di operare di chi forte della sua posizione si sente al di sopra anche delle più elementari regole di rispetto dei ruoli che evidentemente ricopre in modo inappropriato. La nostra completa solidarietà al candidato sindaco Giangrandi nell'attesa che sia il sindaco ancora in carica a mostrare la stessa fermezza senza titubanza alcuna. Dato per evidente e grave il fatto la richiesta di dimissione è sottoscritta dalla rappresentanza M5S in consiglio comunale". Questo il commento del consigliere comunale del M5s di Cesena Claudio Capponcini.

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