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Bagno di Romagna contro l'abusivismo commerciale: ecco il protocollo

“Il problema dell’illegalità nel settore del commercio ed in molti settori produttivi e dei servizi – affermano il sindaco Marco Baccini e l’assessore Alessandro Severi – rappresenta un forte intralcio all’economia"

Numerose segnalazioni di cittadini, professionisti ed imprese, nonché delle associazioni di categoria, hanno mostrato la dimensione di un fenomeno che si riteneva non così pesante sull’economia locale: l’abusivismo e l’illegalità nell’esercizio delle attività. In linea generale tale problematica riguarda diverse tipologie e forme di esercizio, che variano dall’abusivismo commerciale, al sommerso d’azienda e del lavoro, al mancato versamento dei contributi previdenziali, sino alla contraffazione dei prodotti e all'abusivismo professionale, di qualunque natura.

Oltreché trattarsi di pratiche scorrette, tali da ingenerare fenomeni di concorrenza sleale a danno degli imprenditori che operano nel rispetto delle regole, in taluni ambiti l’abusivismo commerciale risulta potenzialmente pericoloso per la salute delle persone a causa del mancato rispetto delle norme vigenti in materia igienico-sanitaria e di tutela e garanzia dei consumatori. Sebbene tale fenomeno sia di dimensione non paragonabile con quello presente nei territori dei grandi centri urbani, non possiamo mostrarci insensibili a questo problema.

“Il problema dell’illegalità nel settore del commercio ed in molti settori produttivi e dei servizi – affermano il sindaco Marco Baccini e l’assessore Alessandro Severi – rappresenta un forte intralcio all’economia. D’altra parte, la depressione economica non può essere individuata come la giustificazione per legittimare condotte illegittime e scorrette, che finiscono per ingenerare veri e propri fenomeni discorsivi e dannosi per il mercato e l’industria. A ciò occorre aggiungere che la pratica della concorrenza sleale determina il concreto rischio per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, aspetto che rende ancor più grave un atteggiamento già di per sé illegittimo.
Nonostante le numerose segnalazioni ricevute, vogliamo essere fiduciosi nel ritenere che la maggioranza degli operatori locali considerano il rispetto delle regole un principio irrinunciabile per prestare la propria azienda e/o professione e vogliamo adoperarci per tutelare il regolare andamento dell’economia locale e l’incolumità dei nostri cittadini".

"In tal senso - continuano Baccini e Severi - questa amministrazione condivide la volontà di intensificare gli sforzi e coordinare le azioni atte a prevenire il fenomeno ed a promuovere una campagna di sensibilizzazione degli operatori e dei cittadini. Prendendo come esempio altre realtà comunali, anche vicine a noi, come il Comune di Cesena, ci siamo fatti promotori di un protocollo di intesa con le Associazioni di categoria che metta nero su bianco le strategie da adottare per arginare il fenomeno. Già alcune settimane fa è stato condiviso con le Associazioni il testo da sottoscrivere e stiamo ora procedendo con un accordo con l’Agenzia delle Entrate che diverrà parte integrante dell’atto".

"I contenuti dell’accordo prevedono che le segnalazioni ricevute dalle Associazioni saranno girate al Comune per essere poi trasmesse all’Agenzia delle Entrate, che effettuerà i controlli sulla situazione reddituale, patrimoniale e finanziaria dei soggetti segnalati - concludono -. Qualora siano rilevate delle irregolarità, le somme che verranno recuperate verranno reinvestite in un ciclo virtuoso per la promozione delle attività commerciali e produttive locali con modalità che verranno concordate di volta in volta tra il Comune e le Associazioni stesse.”

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