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Bagno di Romagna, fusione dei Comuni. il sindaco organizza un incontro

“L’incontro – spiega il sindaco – ha l’obiettivo di creare una prima occasione di approfondimento e confronto sul tema delle fusioni dei Comuni, come strumento di nuove politiche territoriali per i Comuni di minore peso demografico"

Il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini insiste sul tema delle fusioni di Comuni, per il quale ha organizzato un incontro pubblico dal titolo “Fusioni: quali prospettive?”, che si terrà nella sala consiliare del comune di Bagno di Romagna, il prossimo 18 aprile, alle ore 20.30, alla presenza dell’assessore regionale con delega al Riordino istituzionale Emma Petitti. A convocare l’assemblea pubblica è proprio lo stesso Baccini con un invito ai Sindaci dei Comuni dei sub-ambiti montani delle due Unioni dei Comuni Valle Savio e della Romagna Forlivese, ai consiglieri regionali ed ai parlamentari dell’area cesenate e forlivese, ai rappresentanti delle associazioni di categoria e sindacali ed aperto a tutti i cittadini.

“L’incontro – spiega il sindaco – ha l’obiettivo di creare una prima occasione di approfondimento e confronto sul tema delle fusioni dei Comuni, come strumento di nuove politiche territoriali per i Comuni di minore peso demografico che merita una riflessione circa le strategie che ci consentano di mantenere un’efficace erogazione dei servizi standard a fronte dei progressivi vicoli e limiti che vengono imposti agli enti locali. Ho notato che l’argomento ha risvegliato il rappresentante locale della Lega Nord Facciani, che mi auspico possa partecipare all’incontro ed avanzare le sue perplessità, che sicuramente serviranno ad ampliare i contenuti di una riflessione che vuole essere aperta e concreta”.

“Ciò a maggior ragione per il fatto che gli stessi argomenti che Facciani ha sollevato per criticare questa attenzione al tema, ovvero la necessità di amministrare garantendo servizi e progettualità, sono gli stessi che pongono l’opportunità di interrogarsi su queste questioni strategiche”, precisa il sindaco. Nell’invito di Baccini si legge infatti che “la riflessione deve essere avviata sin da ora per poter delineare quegli indirizzi di governo del territorio che abbiamo il dovere e la responsabilità di affrontare al fine di mantenere una gestione dei servizi aderente e prossima alle comunità locali, consentendo di raggiungere un equilibrato sviluppo economico, sociale e culturale del territorio”.

“L’opportunità di riflessione - continua il sindaco di Bagno di Romagna - trova un maggior fondamento anche dall’invito che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha avanzato in occasione dell’intervento all’Assemblea Nazionale dei Comuni Italiani tenutasi a Torino lo scorso 30 ottobre, nel corso del quale il Presidente ha esortato i piccoli Comuni ad organizzarsi in sistema e dare avvio a processi aggregativi, quali strumenti per portare maggiore efficienza nella gestione dei servizi resi e valorizzare al meglio energie e progetti”.    
  
E nella lettera viene richiamata anche la “Relazione sulla Gestione finanziaria degli Enti Locali” della Corte dei Conti, che ha messo in rilievo come dai dati analizzati emerge che le fusioni possono “costituire un’opportunità di razionalizzazione organizzativa al fine del conseguimento di più elevati standard di efficienza ed efficacia, ma anche occasione di miglior pianificazione dello sviluppo locale e della tutela del territorio”.

“Per queste ragioni – precisa Baccini – ho ritenuto opportuno organizzare un incontro sul tema, che offra l’occasione di confrontarsi ed approfondire il tema, senza alcun tipo di presunzione e tantomeno al di fuori di scelte già delineate, ma nella consapevolezza e responsabilità di non poter rimandare valutazioni strategiche così determinanti per il futuro dei nostri Enti”.

“Certamente - chiude il sindaco - il confronto dovrà tener conto di alcuni principi fondamentali, ovvero che ogni riflessione su questi temi deve partire dalla necessità di conservazione della presenza degli enti locali senza ledere la democrazia e la rappresentatività, ma con il fine di incentivare la partecipazione e impegno nel lavorare insieme”.

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