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Bagno di Romagna, una nuova vita per la strada di Cà di Gianni/Cà di Meo

L’Amministrazione comunale ha presentato la delibera per l’avvio della procedura di accorpamento della strada di Cà di Gianni/Cà di Meo

Si è riunito lunedì sera il Consiglio Comunale di Bagno di Romagna e tra gli argomenti all’ordine del giorno vi era l’avvio della procedura di accorpamento al demanio comunale della strada di Cà di Gianni/Cà di Meo.  Per i gruppi di minoranza era presente Alice Bonguerrieri. Assenti giustificati Alessia Ruggeri, Lorenzo Spignoli e Enzo Montalti.

L’Amministrazione Comunale ha presentato la delibera per l’avvio della procedura di accorpamento della strada di Cà di Gianni/Cà di Meo, che il Consiglio ha votato all’unanimità. Nell’esposizione della delibera, il Sindaco Marco Baccini ha spiegato che si tratta di una strada che di fatto è adibita da oltre 20 anni al pubblico transito, ma che formalmente risulta di proprietà dei frontisti, con una situazione problematica in termini di gestione e di responsabilità.

Al fine di allineare lo stato giuridico della strada con il suo uso pubblico protratto nel tempo, ha spiegato il Sindaco, a febbraio è stato avviato un lavoro di coinvolgimento di tutti i frontisti che ha permesso di ottenere il consenso dei 22 proprietari all’accorpamento al demanio comunale. La deliberazione favorevole del Consiglio Comunale è stata necessaria per autorizzare il Settore Lavori Pubblici del Comune a finalizzare la pratica di accorpamento e l’inserimento della strada nell’elenco delle strade comunali.

L’accorpamento, ha poi chiarito il Sindaco, è necessario per permettere all’Ente Comunale di intervenire nella gestione e manutenzione della strada, per la quale abbiamo in programma l’avvio di opere strutturali, secondo un progetto di intervento complessivo di € 130.000 predisposto nei mesi scorsi e che il Settore Lavori Pubblici avvierà entro l’inverno.

La strada di Cà di Gianni/Cà di Meo rientra in un lotto di 5 strade che si trovano tutte nella medesima situazione, in cui all’uso pubblico ultraventennale non corrisponde un coerente stato giuridico di strada pubblica. Le altre strade sono quella di Acquapartita/Pian del Nonno, Castagneto/San Cataldo, S. Silvestro/Montegranelli, Acquapartita/sopra Lago.

“Sulla base dell’esperienza del primo mandato – ha esposto Marco Baccini – abbiamo predisposto un programma di accorpamento di 5 strade extraurbane che di fatto sono pubbliche, ma che nei registri risultano private, per le quali risulta prioritario risolvere questo problema”.

“Attualmente, stiamo raccogliendo i consensi dei proprietari frontisti di tutte queste 5 strade per poi poter procedere agli accorpamenti e programmare gli interventi di manutenzione”.

“La strada di Cà di Gianni/Cà di Meo, ove i frontisti sono stati più veloci a fornire i consensi, sarà la prima sulla quale interverremo e successivamente abbiamo in programma di intervenire ogni anno su ciascuna delle altre, compatibilmente con i programmi dei lavori pubblici e con le risorse comunali”.

Si tratta di un impegno che abbiamo condiviso con i cittadini, consapevoli che il tema delle strade extraurbane è molto importante per agevolare la residenzialità nelle campagne e per favorire le imprese agricole. D’altra parte, bisogna fare i conti, ha ricordato il Sindaco, con l’estensione del territorio comunale e della rete stradale, che rendono più complessa la gestione e la manutenzione costante delle strade.

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