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Addio Province, Bulbi: "E' stata una caccia alle streghe"

E' tempo di bilancio in Provincia. Viene presentato in consiglio lunedì. Un anno negativo il 2011, sottolinea il presidente, Massimo Bulbi, "per la battaglia fatta contro le Province, in modo spesso soltanto demagogico"

E' tempo di bilancio in Provincia. Viene presentato in consiglio lunedì. Un anno negativo il 2011, sottolinea il presidente, Massimo Bulbi, “per la battaglia fatta contro le Province, in modo spesso soltanto demagogico, e quel che è peggio anche da forze politiche sia di maggioranza, che di opposizione che,  comunque partecipi della vita e dell'attività dell'ente, anziché difendere il lavoro fatto, si sono unite a quella che i fatti, ormai, incontrovertibilmente dimostrano essere stata una “caccia alle streghe””.

“Rammarica – sottolinea Bulbi - che attraverso un Decreto governativo si possa andare contro la Carta Costituzionale quando invece, con una legge ordinaria in materia di indennità parlamentari e vitalizi, si rinvia il taglio ad una legge da varare in futuro. Ribadisco, anche in questo contesto, che ciò è sempre attuale e di necessaria realizzazione, ma attraverso un progetto organico che definisca i ruoli di ciascun ente, attribuisca con chiarezza le competenze e le funzioni e soprattutto trasferisca le risorse finanziarie necessarie a far fronte ai rispettivi compiti. Solo dopo aver fatto questo sarà giusto ed anche opportuno procedere all'eliminazione di quegli enti che non abbiano più funzioni da gestire”.

Il presidente definisce “una vera umiliazione doversi vedere fissate quattro date di abolizione diverse: prima il 30 aprile 2012, poi il 30 novembre, poi il 31 marzo 2013, infine la scadenza naturale al 2014. Vista la situazione perché varare il bilancio annuale? Perché riteniamo sia opportuno continuare, comunque, a programmare l'azione dell'ente sulle risposte da dare alle tante esigenze del territorio, pur consapevoli che, una volta definito l'importo complessivo dei tagli che ci toccano, sarà necessario emendare il bilancio alle nuove disponibilità che, di fatto, azzerano le maggiori entrate che si erano determinate con l'aumento dell'RC Auto. Un'ulteriore revisione toccherà, certamente, farla al “Piano Triennale degli Investimenti” che dovrà essere emendato in conseguenza dei tagli ai trasferimenti statali alle Regioni. Questo determinerà, infatti, una forte riduzione delle risorse a noi destinate che comporterà una drastica riduzione degli interventi possibili”.

“Si pensi, per avere un'idea della situazione che, solo per il capitolo manutenzione delle strade provinciali, passeremo dai 4.300.000 euro attuali a 400.000 euro. Ho dato disponibilità ai 30 sindaci per fare incontri bilaterali per stilare un elenco delle priorità. Sottolineo la mia particolare vicinanza alla struttura dell'ente, perché proprio quanti in essa lavorano, sono i primi e più colpiti da questa battaglia, in quella che è la dignità e il valore del loro impegno quotidiano. Assicuro loro che non mancheremo di accompagnarli nel momento della ridefinizione delle competenze dell'ente”.
 

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