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Accordo ex colonia "Bonomelli”, la lista civica di centrodestra: "Cambio di destinazione d’uso discutibile"

L’intervento delle minoranze attraverso la voce del capogruppo Bandieri: “Cambio di destinazione d’uso discutibile, non sarebbe stato meglio destinare almeno una parte per il ricettivo turistico?”

Fa discutere la proposta di accordo operativo sull’ex colonia “Bonomelli” illustrata la scorsa settimana in Commissione. A sollevare dubbi sull’operazione é la lista civica di centrodestra che “pur apprezzando l’intervento sui villini storici, sui marciapiedi pubblici attorno all’area e il contributo della proprietà al restyling di piazza Marconi” avanza robuste perplessità sui 28 appartamenti che verranno ricavati nel corpo centrale dell’ex colonia.

Pur ammettendo che il progetto “è stato redatto da professionisti di alto livello” e che “fa sempre piacere che un nostro illustre concittadino risani un’area in stato di abbandono”, la lista di centrodestra contesta il cambio di destinazione d’uso e dichiara che, in quell’area, sarebbe stata più consona “un’attività economica al servizio del turismo”.

Dunque, più che soffermarsi sul cambio di destinazione d’uso dell’ex colonia (“comunque discutibile”), le forze di opposizione chiedono un “ragionamento più approfondito sull’opportunità di realizzare quei 28 appartamenti in viale Carducci”.

“La nostra città vive di turismo - ha spiegato giovedì sera in consiglio comunale il capogruppo Fabio Bandieri - e, proprio per questo, uno dei compiti dell’amministrazione é quello di creare condizioni favorevoli allo sviluppo turistico di Cesenatico. Uno sviluppo che passa anche attraverso le riqualificazioni delle attività ricettive alberghiere e delle attività economiche rivolte al turismo, attività che genererebbero un indotto e posti di lavoro. Tutto il contrario di un appartamento che, al di là della legittima soddisfazione di chi lo acquista, non produce ricchezza e non genera indotto”.

“Siamo favorevoli agli accordi operativi pubblico/privato - ha proseguito Bandieri in rappresentanza delle forze di centrodestra - ma solo quando questi garantiscono il giusto compromesso, ovvero consentano al privato di godere del guadagno generato dall’intervento ma, nel contempo, lascino alla città un ‘plus’ sul fronte dello sviluppo turistico”.

Ricordato che “la monetizzazione degli oneri di urbanizzazione non offre i vantaggi che può offrire un’attività economica”, Bandieri ha dunque parlato di “un’altra occasione persa”, ribadendo che “almeno una parte dei quattromila metri quadrati disponibili avrebbero potuto essere destinati a nuove attività ricettive o commerciali”.

“Certamente è più rischioso creare un’attività economica rivolta al turismo anziché costruire degli appartamenti sul mare che, di fatto, sono già venduti ancor prima di essere realizzati. Però - ha concluso il capogruppo del centrodestra - Cesenatico ha bisogno di recuperare competitività attraverso la rigenerazione delle sue strutture ricettive e un’amministrazione dovrebbe sempre stimolare il privato ad andare in quella direzione”. Per queste ragioni, al termine del suo intervento, il centrodestra compatto ha invitato l’amministrazione “a riprendere il dialogo con la proprietà al fine di convertire, almeno una parte di volumi, in ricettivo o commerciale, molto più utili ad una città turistica come Cesenatico”.

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