rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Persone, lavoro e la Cesena di domani: in trenta pagine il programma di Lattuca a 360 gradi

Sanità, immigrazione, welfare, sicurezza sono solo alcuni degli argomenti del programma di Lattuca: scopriamolo a 360 gradi

CESENA DA (RI)DISEGNARE INSIEME

Consumo di suolo a saldo zero

La nuova legge regionale sull’urbanistica, raccogliendo le decisioni del Parlamento Europeo, introduce il concetto di “consumo di suolo a saldo zero” entro il 2050, dando la possibilità di derogare al massimo del 3% (esaurito il quale scatta il saldo zero) solo per nuovi insediamenti produttivi ed interventi di edilizia sociale. A Cesena ci sono le condizioni affinché il margine del

3% non venga utilizzato, e si inizi subito a pianificare tutto a “saldo zero”.

Rigenerazione partecipata degli spazi pubblici 

Va prestata massima attenzione alla cura degli spazi verdi della città (non solo i grandi parchi ma anche i piccoli inserti verdi sparsi nel tessuto urbano). Per gestire con efficienza ed economicità interventi così diffusi sul territorio urbano occorrerà puntare su un nuovo coinvolgimento attivo della cittadinanza e dei volontari (anche attraverso il progetto Attiviamoci) e sulla creazione di uno sportello di segnalazione dei piccoli interventi di manutenzione che renda effettiva la presa in carico immediata dell’intervento di manutenzione e la comunicazione entro 7 giorni circa la possibilità e la tempistica dell’intervento.In questi anni l’investimento per la riqualificazione del Centro Storico è stato colossale. Bisogna allargare il perimetro delle riqualificazioni alla città subito fuori le mura fino ad arrivare alle periferie. In quest’ottica si propone la riqualificazione a minimo impatto ambientale degli argini del fiume Savio fra il ponte Vecchio e il ponte Nuovo, con la creazione di sentieri ciclopedonali per passeggiare e fare sport, in un’ottica di “ricucitura” del territorio urbano con il fiume ed i suoi paesaggi. Infine, meritano di essere riconsiderati i progetti di recupero di edifici di valore storico caratterizzati da una posizione strategica, quali ad esempio l’ex Mulino di via Curiel, l’ex Lazzaretto e il palazzo ex Roverella.

Rigenerazione spazi privati

Obbiettivo fondamentale del processo di rigenerazione degli spazi privati dovrà essere quello di incentivare interventi di ristrutturazione e sostituzione edilizia diretti a migliorare la qualità urbana ed architettonica, nonché l’efficienza sismica ed energetica del patrimonio edilizio. Occorre pertanto rendere più snella e semplice la burocrazia di settore, con un sistema premiante a favore della riqualificazione e attraverso incentivi economici, regolamentari e volumetrici che favoriscano la sostituzione edilizia più del semplice recupero. La vera nuova sfida è infatti costituita dalla rigenerazione degli spazi: vanno incentivati gli interventi privati di recupero oltre i benefici fi scali del 50% e del 65%, andando oltre la riqualificazione energetica e strutturale.

In questo ambito andrà assunto quale obbiettivo primario anche il rilancio della cooperazione nel settore dell’edilizia quale strumento chiave per l’attuazione, socialmente ed economicamente sostenibile, delle politiche di rigenerazione pubblica e privata.

Politiche abitative

Le politiche abitative devono essere al centro dell’azione pubblica, con interventi mirati per garantire un accesso alla casa alle giovani coppie, a nuclei familiari in difficoltà, a studenti. Se è vero che la costruzione dal nulla di nuovi alloggi popolari risulta attualmente difficile, nuove politiche per il diritto alla casa possono essere egualmente perseguite attraverso una strategia articolata: è necessario attaccare il patrimonio privato degli alloggi sfitti ed inutilizzati, attraverso accordi con

le banche per la gestione o l’acquisizione di detto patrimonio, coniugando tale iniziativa con innovativi bandi per l’ottenimento della gestione degli immobili privati. Si deve poi sfruttare al meglio l’opportunità fornita dal primo comparto del quartiere Novello, da un lato garantendo una gestione socialmente orientata delle assegnazioni e per altro ampliando le opportunità di locazione ed affitto con riscatto. Vanno incentivate nuove forme dell’abitare dal cohousing ai condomini solidali per creare una nuova socialità abitativa. Occorrerà rafforzare l’operatività del fondo di sostegno all’affitto e creare un fondo di garanzia per i giovani che intendano acquistare una prima casa. Andrà, infine, sostenuta la strategia regionale turnover nell’assegnazione degli immobili di ERP. Va garantito il massimo sforzo nell’utilizzo dell’invenduto e sulla promozione di interventi ERP. In Europa l’Italia è il fanalino di coda per interventi di edilizia residenziale pubblica. 

Quartieri e non periferie

È fondamentale, prima di tutto, il riconoscimento delle “energie sociali” presenti nei quartieri (associazioni e comitati assai diffusi sul territorio), attraverso il supporto alla loro emersione ed il sostegno al loro consolidamento. Occorre – partendo da quelli più periferici – istituire nei quartieri sportelli di primo ascolto e accoglienza delle difficoltà dei cittadini. Gli sportelli saranno organizzati con la presenza di assistenti sociali e mediatori culturali. I quartieri, come organismi di partecipazione a elezione diretta, dovranno inoltre essere rivisti nelle loro funzioni, garantendo loro un ruolo centrale nella definizione delle priorità e dei piani di intervento, attraverso un collegamento costante e rafforzato con l’Amministrazione comunale.

Mobilità sostenibile e accessibilità 

Tratto caratteristico della Cesena del futuro dovrà essere quello di una rinnovata attenzione ad una mobilità

sostenibile che miri alla totale integrazione tra i mezzi di trasporto pubblico e quelli a impatto ambientale zero.

In tale prospettiva appare strategica la realizzazione di una diffusa struttura di percorsi ciclabili urbani che si

integri strutturalmente con una migliorata e rafforzata rete del trasporto pubblico locale. La realizzazione di una bicipolitana – ovvero una rete di piste ciclabili strutturate come le linee di una metropolitana che garantisca al ciclista di raggiungere in sicurezza i luoghi cruciali della città – e della velostazione potranno garantire forme di mobilità integrata e sostenibile per la città. Per raggiungere una migliore integrazione tra nodo ferroviario e principali vie di comunicazione, e per favorire

l’accessibilità del centro storico, bisognerà impegnarsi sulla progettazione di nuovi parcheggi ai margini della

ZTL, e quindi a servizio del centro (es. Sacro Cuore) e della Stazione (es. “Mattarella”). La pedonalizzazione del centro storico dovrà inoltre condurre allo studio di soluzioni mirate che compensino la perdita di parcheggi per i residenti. Costituirà obiettivo dell’Amministrazione giungere alla completa gratuità del trasporto pubblico per studenti e anziani e progettare − con il coinvolgimento delle imprese del territorio − un nuovo sistema premiale per la mobilità alternativa nel percorso casa-lavoro. Inoltre, per incentivare ancora di più l’utilizzo dei parcheggi scambiatori, andranno resi completamente gratuiti. La città deve essere per tutti: Cesena necessita di un piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche e di un “coordinatore per inclusione” che, all’interno della macchina comunale, metta in relazione i vari assessorati.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Persone, lavoro e la Cesena di domani: in trenta pagine il programma di Lattuca a 360 gradi

CesenaToday è in caricamento