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Rendiconto 2020 del Comune, Fratelli d'Italia: "Tante criticità". Cesena 2024: "Bilancio solido"

"La pressione pro-capite dal 2015 è aumentata dell’8%. Eppure, proprio in questo momento di grave crisi economica, servirebbe una inversione di tendenza"

"Il bilancio consuntivo del Comune di Cesena, che sarà all'old del consiglio di giovedì, non fotografa solo ciò che è avvenuto nel corso del 2020 ma evidenzia un fatto: non cambiando amministrazione da ormai 50 anni, non cambia neanche il modo di amministrare e con esso le criticità". Così Alice Buonguerrieri, Commissario comunale di Fratelli d'Italia Cesena. 

"La pressione pro-capite dal 2015 è aumentata dell’8%. Eppure, proprio in questo momento di grave crisi economica, servirebbe una inversione di tendenza perché la ripresa passa anche dalla possibilità per i cittadini di avere maggiore liquidità da spendere per rialimentate il nostro mercato. Ma per fare questo occorre incominciare a smantellare alcuni dogmi. Uno esempio fra tutti il rapporto con Hera, che riversa nelle casse comunali quasi 1,7 milioni di euro di dividendo, derivanti dal pagamento della TARI (16 milioni di euro all’anno la tassa rifiuti). Pur avendo assistito negli ultimi anni ad una riduzione della tassa rifiuti, nel solo tentativo di tamponare i registrati incrementi a doppia cifra, resta la necessità di avviare una trattativa con il gestore al fine di ridurre le pretese annue nonché l'opportunità di pensare ad un meccanismo attraverso cui riversare il dividendo direttamente nelle tasche di chi contribuisce, cioè il cittadino".

"Quanto alla gestione degli incassi, il bilancio del Comune di Cesena registra 26 milioni di crediti in fortissima sofferenza, un ammanco accumulato nel tempo che però negli ultimi 5 anni è raddoppiato. Importo rilevante derivante in parte da multe e in parte dalla tassa rifiuti.. L'attenzione poi non può non ricadere sulla voce relativa alle spese del personale: 22 milioni di euro. Una spesa che non accenna a diminuire neppure sotto la decantata bandiera della digitalizzazione e neppure in virtù della tanto applaudita costituzione dell'Unione dei Comuni che aveva promesso risparmio ed efficienza. Un risparmio che non si registra e una maggiore efficienza difficile da misurare".

Cesena 2024: "Bilancio solido"

Per la maggioranza replica Lorenzo Zammarchi, Coordinatore di Cesena 2024: "Le dichiarazioni fatte da Fratelli d’Italia sul bilancio evidenziano la loro poca conoscenza del Comune di Cesena, forse dovuta all’assenza di rappresentanti in Consiglio Comunale. Se Cesena vanta da anni un bilancio fra i più solidi a livello nazionale è grazie alla gestione efficiente delle Amministrazioni che si sono susseguite nel corso dei decenni. A dimostrazione di ciò non vi sono solamente le tempistiche di pagamento dei fornitori, che nel 2020 sono stati mediamente saldati in meno di 15 giorni, ma vi è anche il basso tasso di indebitamento, il buon indice di liquidità e l’importante propensione agli investimenti. Per Cesena 2024 questo è fondamentale non solo per la tenuta economica della struttura amministrativa, ma anche perché dietro a questi numeri ci sono famiglie ed imprese che, fra le altre cose, vedono l’applicazione della pressione fiscale più bassa fra le grandi città dell’Emilia Romagna. La buona gestione ha permesso di avere una pluralità di aiuti in grado di sostenere le nostre famiglie in difficoltà, una proposta di servizi comunali offerti con una qualità che si pone ai vertici degli standard di settore, una serie di contributi erogati a favore delle imprese e numerosi progetti così lungimiranti da ottenere l’attenzione del pubblico nazionale. Ricordiamo che tutto questo è stato possibile anche grazie ai dipendenti comunali che, svolgendo il proprio lavoro con assoluta capacità, dedizione e passione, hanno tramutato la volontà politica in fatti".

"Dipendenti che giustamente gravano sul bilancio - spiega Zammarchi - e che non possono essere visti come “una spesa da ridurre”, ma come una risorsa su cui continuare ad investire. Stupiscono anche le considerazioni rispetto al rapporto con Hera. Vero è che nelle casse comunali entrano circa 1,7 milioni di euro derivanti dal dividendo, ma è altresì vero che tale somma è frutto della partecipazione azionaria che il Comune di Cesena detiene all’interno della multiutility, la quale, per sua natura, produce utile grazie al fatturato realizzato non solo sulla nostra città, ma sull’intero territorio nazionale. Non vi è quindi nessun collegamento fra l’utile e il pagamento della Tari. E proprio in riferimento alla Tari vogliamo ricordare come negli ultimi anni siano stati premianti i criteri alla base della gara per l’aggiudicazione del servizio di gestione dei rifiuti. Il risultato lo abbiamo anche nella riduzione delle tariffe, principalmente a vantaggio delle famiglie. L’ultima considerazione va ai crediti deteriorati. Per il recupero delle somme derivanti principalmente da multe non incassate e da mancati pagamenti Tari, l’Amministrazione Comunale ha l’obbligo di agire nel rispetto dei percorsi di recupero forzoso previsti dalla legge, rispettandone le modalità ed i termini. In tal senso siamo certi che si stia procedendo speditamente, ma siamo disponibili ad accogliere qualsiasi ulteriore proposta che, nel rispetto della disciplina in materia, possa permettere alla nostra comunità di far entrare nelle casse comunali quelle somme non riscosse".

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