That's Live, Zaffagnini: "Tutto nato da goliardia, per il futuro la cosa si fa seria"
Il guru di Rockin'1000, Fabio Zaffagnini, racconta l'esperienza di That's Live e le prossime mosse del suo instancabile team
Colgo Fabio di sorpresa con una telefonata, mentre è a Roma che cammina in direzione Termini. Nonostante non lo abbia neanche avvisato dell'intervista, mi trovo dall'altra parte una persona alla mano e molto gentile. Per la presentazione alla stampa di That's Live, la scorsa settimana, avevo notato in Fabio Zaffagnini, la "mente" del rockin' 1000, e nel suo staff, quello che di rado si vede in giro: uno sguardo luminoso, tipico di chi sa sognare in grande.
E in effetti, quello che è successo domenica all'Orogel Stadium Dino Manuzzi, è stato davvero grande. Per questo abbiamo voluto chiedere a Fabio Zaffagnini qualche impressione a caldo di quella serata, e della nuova impresa che ha riscosso, ancora una volta, dopo un anno dalla prima, un incredibile successo.
GUARDA IL VIDEO DI "THAT'S LIVE"
E' possibile fare un bilancio del concerto di domenica?
Descrivere a parole quello che è successo allo stadio è davvero impossibile: solo i presenti hanno capito l’aria che si respirava, l'atmosfera, le emozioni bellissime che ci siamo regalati a vicenda. Nonostante fino all'ultimo ci siano stati dei livelli di incertezza sulla buona riuscita dell'evento da non dormirci la notte, l'esito finale è stato indescrivibile, tutti erano felici. Sia il pubblico, che era carichissimo, entusiasta di essere lì, sia i musicisti che hanno vissuto una serata da vere rock star. L'evento è stato un sold-out: non ce l'aspettavamo davvero. Solo i grandi nomi fanno sold-out negli stadi. Sono stati quattro, intensi giorni di musica dalla mattina alla sera, con tutto ciò che questo può significare.
Dopo due successi del genere, quale sarà il futuro di Rockin'1000? Ha i numeri per diventare un'idea imprenditoriale?
Siamo ancora in fase di chiusura per quanto riguarda gli aspetti legati alla produzione. Non abbiamo ancora iniziato a pensare alle prossime avventure. Certo, bisogna anche capire se questa cosa, il Rockin'1000, è sostenibile dal punto di vista economico. Questo comporta una grande sfida. Sicuramente continueremo a coinvolgere musicisti dal basso, con l'obiettivo di stupire le persone e allo stesso tempo garantire la sostenibilità economica. Tutto è partito come un'idea goliardica e adesso sta diventando una cosa sempre più seria, e ciò naturalmente porta con sè tanti altri aspetti.
CONTINUA A LEGGERE L'INTERVISTA =>>
