rotate-mobile
Cronaca

Successo per lo spettacolo “Sento la nostalgia d’un passato” del regista e attore Gianfranco Gori

Dieci giorni di spettacoli di grande qualità con i nomi più richiesti del jazz dove si sono distinti i nostri artisti

Successo per lo spettacolo “Sento la nostalgia d’un passato” scritto e diretto dal regista attore Gianfranco Gori e portato sulla scena con due giganti della musica, Simone Zanchini e Stefano Bedetti, al prestigioso 27° Festival Nazionale del jazz di Torremaggiore, la rassegna più longeva della Puglia. Dieci giorni di spettacoli di grande qualità con i nomi più richiesti del jazz dove si sono distinti i nostri artisti, confermandosi un trio di grandi capacità espressive. “L’assoluta novità di quest’anno e la vera propria scommessa era proprio il nostro spettacolo”- racconta Gori – Questa Jazz and Life Stories si inseriva in un collaudato cartellone con il rischio di non essere compreso e invece è stata accolta con grande entusiasmo dal pubblico sovrano e dagli organizzatori per nostra grande soddisfazione”.

Avete rivisto il format già presentato in Romagna? Si, per un buon cinquanta percento, praticamente un nuovo debutto: ho inserito tre testi inediti sulle caratteristiche della romagnolità proprio perché quello che in Romagna diamo per scontato fuori regione deve essere sottolineato, poi ho ricordato come la nostra regione si è sempre rialzata dai momenti difficili ricordando i due dopoguerra, l’epidemia del 1918 e l’alluvione del 1951 con evidente riferimento ai fatti degli ultimi tre anni. In scena anche mio Babbo Marino e Secondo Casadei che, grazie a un cappello magico sono apparsi sul palco raccontando storie e aneddoti".

C’è stata una vera e propria consacrazione sul campo: le è stato assegnato il titolo di Attore Jazz. “Si, per mia grande soddisfazione e onore. Mi sono sempre sentito fuori dallo schema tradizionale dell’attore e del classico improvvisatore. Proprio come nel Jazz utilizzo un testo di riferimento che è più definito di un canovaccio e meno preciso di un copione, dovrei definirli “consigli di scena”. Tutto questo per costringermi a creare e a raccontare cercando l’empatia del momento ma senza perdermi, sono infinite le possibilità di interpretazione e sono quelle che rendono la rappresentazione sempre unica e irripetibile, il “qui e ora e mai più come ora”- Questa tecnica l’ha imparata in accademia? - “Non solo, nasce facendo tanta Radio e Tv ma quando facevo parte della compagnia di Giorgio Albertazzi rappresentammo “Shakespeare Jazz” insieme a lui, un connubio di teatro e musica jazz e quello è stato il mio imprinting definitivo. Poi il teatro buffo di Dario Fo ha chiuso il cerchio. Ringrazio The Slow Side, Sergio Petta e Franco Fabbri per l’invito e l’organizzazione. Buona parte del successo di “Sento la nostalgia d’un passato” va Simone Zanchini e Stefano Bedetti, per la loro bravura ed ecletticità e mi onorano della loro amicizia e stima, in programma nuovi entusiasmanti progetti.”

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Successo per lo spettacolo “Sento la nostalgia d’un passato” del regista e attore Gianfranco Gori

CesenaToday è in caricamento