Resistenza a pubblico ufficiale, ma anche arnesi da scasso: raffica di denunce in zona stazione

Polizia di Stato in azione nella zona della Stazione Ferroviaria di Cesena con controlli a tappeto. Nei pressi del sottopasso pedonale ferroviario è stato identificato un quarantatreenne cittadino polacco, noto per i suoi trascorsi penali, che è stato trovato in possesso di un proiettile  e di un utensile utile alla commissione di furti. E' scattata la denuncia in stato di libertà per detenzione abusiva di armi e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.

Per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale, sono stati invece denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Forlì, due fratelli originari del Marocco, volti noti alle Forze dell’Ordine in ambito di violazioni delle norme in materia di stupefacenti, e per reati contro la persona. I due trovati a sostare in una zona del parcheggio antistante la Stazione Ferroviaria, noto ritrovo di tossicodipendenti, al momento del controllo di Polizia hanno assunto atteggiamenti provocatori nei confronti dei poliziotti che hanno ben presto riconosciuto un palese stato di alterazione dovuto all’assunzione di droga.

Stranieri irregolari

Nel corso dei controlli ed identificazioni sono stati rintracciati cinque cittadini del Gambia, con vari pregiudizi di Polizia a loro carico, risultati privi di regolare permesso di soggiorno. Accompagnati all'Ufficio Immigrazione per la valutazione della loro situazione sul territorio nazionale, per tre di loro è scattato l’emissione dell’Ordine di allontanamento dal territorio nazionale emesso dal Questore di questa provincia. Un quarto è stato denunciato in stato di libertà in quanto destinatario di diniego del riconoscimento della protezione internazionale a seguito di allontanamento da un centro di prima accoglienza in Sicilia. Il quinto, vista la sua posizione da irregolare già nota, è stato invece accompagnato dai poliziotti nel centro di permanenza per i rimpatri di Potenza. 

Destinatari dell’Ordine di allontanamento dal territorio nazionale sono stati anche tre cittadini del Marocco, privi di titolarità sul territorio nazionale, mentre per due originari della Tunisia si è provveduto per uno ad un ulteriore accompagnamento al centro di permanenza per i rimpatri nella città lucana, mentre per l’altro si è avviata, per motivi che saranno oggetto di valutazioni da parte di competente Commissione, un’istruttoria di richiesta di protezione speciale.