Cesena siamo noi: "Il Pd e l'incapacità di rappresentare le comunità locali"
In queste ultime settimane notiamo con piacere che alcuni partiti che sostengono la giunta di Cesena si sono espressi sulla necessità di sviluppare e finalmente completare le infrastrutture (mancanti) del nostro territorio. Tema rilanciato dalla ministra De Micheli in visita a Cesena che loda “un partito e amministratori locali che hanno visione per i prossimi 15 anni”. La nostra impressione e preoccupazione è che tutte queste dichiarazioni estive possano rimanere ancora parole vuote, che danno drammaticamente seguito al vuoto progettuale sulle infrastrutture locali che ha caratterizzato Cesena negli ultimi 20 anni e alla mancanza di determinazione (e visione) di una classe dirigente locale più impegnata a rincorrere consenso che a progettare il futuro di questo territorio. Questa mancanza di visione, oltre che penalizzare il nostro sistema territoriale, così come ben descrive in una nota di oggi il sindaco Baccini di Bagno di Romagna, che giustamente fa notare l’assenza, tra i temi avanzati alla ministra De Micheli, dell’efficientamento dell’E45, ha però una conseguenza ed un impatto giornaliero molto forte e negativo sulla vita quotidiana degli abitanti, che sono costretti a vivere in condizioni ambientali non idonee da molti anni. E’ il caso degli abitanti di Case Scuola Vecchia, piccolo borgo alla fine del grande incompiuto: il famigerato lotto zero della secante. Quando leggiamo che la politica che governa Cesena oggi ha previsioni per i prossimi 15 anni, non possiamo non essere indignati e non pensare agli abitanti di quel borgo, che da anni chiedono soluzioni concrete per migliorare la loro condizione. Soluzioni che il gruppo dirigente di questa città non ha saputo o voluto dare in decenni di governo. Sorgono allora alcune domande alle quali vorremmo avere risposte dal sindaco e dalla sua giunta: il sindaco ha recentemente sostenuto in più occasioni che la logistica rappresenta una visione forte del nostro territorio. Poiché immaginiamo che si tratti di logistica su gomma, in che modo si pensa di sostenere questa vocazione rendendola compatibile con le legittime richieste di qualità ambientale dei cittadini cesenati? Che cosa serve oltre al lotto zero? Perché non si sostiene con forza la richiesta di completamento della riqualificazione dell’E45 che è funzionale all’intero territorio dell’Unione dei Comuni Valle del Savio? Le politiche infrastrutturali dovrebbero guardare ben oltre i confini comunali in modo da non essere parziali né divisive. se davvero il lotto zero come tutti riconoscono è la priorità per Cesena quale sarà il progetto che si realizzerà, quello vecchio della Provincia oppure è necessario riflettere sul modo più opportuno per aggiornare i progetti infrastrutturali anche alla luce dell’emergenza ambientale e della qualità del paesaggio? Senza contare che il progetto e la realizzazione delle infrastrutture dovrebbe precedere quella dei grandi insediamenti industriali (ad esempio la proposta di costruire il grande frigorifero Arca a San Cristoforo su terreno destinato all’agricoltura dall’attuale prg). Quali garanzie hanno i residenti di Case scuola Vecchia: sarà costruito prima il mega frigorifero Arca o il lotto zero della secante? Infine è un peccato che non si sappia ancora nulla del Pug (Piano Urbanistico Generale), forse chiuso in qualche armadio vista la proroga concessa dalla Regione, ma tutti questi temi meriterebbero di essere discussi e integrati nel progetto strategico per lo sviluppo futuro della città (ammesso che ci sarà!).
Gruppo consiliare Cesena Siamo Noi