"La fotografia è donna": Valentina Vannicola intreccia foto, cinema e teatro
Cinema e teatro si intrecciano nello stile fotografico di Valentina Vannicola, seconda ospite venerdì della rassegna “La fotografia è donna” proposta a Savignano dal circolo fotografico “Cultura e Immagine”. Dopo la prima serata con Federica Landi è ora il turno dell'artista romana che, a poco più di trent'anni, ha già esposto suoi scatti in gallerie, mostre e rassegne di Sydney, Melborune, Perth, Parigi, Vienna, Milano e Roma.
L’intera pratica artistica di Valentina Vannicola è riconducibile al genere della staged photography, la tendenza della fotografia contemporanea a presentare come reali scene costruite secondo le dinamiche proprie della cinematografia. La sua ricerca fotografica si è spesso concentrata sulla traduzione in immagine dell'opera letteraria, lavorando sul testo l'autrice arriva alla sua scomposizione in una sorta di storyboard che rimette in scena in tableaux vivants. Protagonisti delle sue immagini sono attori non professionisti che vengono coinvolti nei territori dove la Vannicola sceglie di operare, spesso proprio gli abitanti del suo paese natale, Tolfa. La comunità coinvolta nei progetti di Valentina trova i materiali di scena, suggerisce le location e si presta a rappresentare le più stravaganti composizioni trasformano le fotografie in un progetto collettivo.
Dopo l'incontro con Valentina Vannicola la rassegna “La fotografia è donna” prosegue con altri due appuntamenti: venerdì 22 maggio arriva Alice Baronio, la giovane fotografa professionista bellariese - ma milanese d'adozione - che propone una serie di ritratti di volti di persone conosciute nel proprio percorso umano e artistico tra Parigi, Milano e Bellaria. Venerdì 29 maggio conclude il ciclo di incontri Lady Tarin, la fotografa di moda che indaga e sperimenta la bellezza femminile portando all'eccesso la sua concezione di un'estetica pura, libera e ribelle.