Stefano Bollani e Valentina Cenni al Bonci con La Regina Dada
Uno spettacolo surreale, intessuto di musica, in cui esplorare i territori della creatività, sfuggendo al senso comune e alle rigide convenzioni umane: si preannuncia così "La Regina Dada", prima volta di Stefano Bollani in veste d’autore e attore teatrale, in scena al Teatro Bonci di Cesena sabato (ore 21). Sul palco il celebre pianista dà corpo a esseri misteriosi, buffi fantasmi e strani animali, mix fra evocazioni psicanalitiche e fantasy, che dialogano con la protagonista, una fiabesca sovrana incarnata dall’attrice/ danzatrice Valentina Cenni (Desdemona nell'intenso Otello di Luigi Lo Cascio, visto al Bonci durante la scorsa Stagione). L'invenzione del mondo sonoro nel quale si muovono i personaggi è affidata a Francesco Giomi e all'associazione Tempo Reale, che da anni plasma nuove forme di interazione fra voce, strumenti, ambienti ed elettronica. Le musiche, naturalmente, sono di Bollani.
"La Regina Dada" è una storia immaginaria gioiosa e leggiadra, fatta di invenzioni poetiche: una situazione scenica dominata da una coscienza, regina del proprio mondo, frenetica e assorta al tempo stesso. Una donna dialoga con se stessa in una casa popolata di fantasmi, frutto della sua immaginazione. Sono apparizioni varie, tutte incarnate da Bollani, sempre mascherato, trasfigurato in un coniglietto, un panda, una gamba, in un suono…e perfino nel dio Pan. “Parafrasando Aldous Huxley: come il nostro pianeta anche la nostra mente ha ancora le sue terre non registrate dalle carte geografiche e noi proviamo a esplorarle", dichiara Bollani. “Come la giraffa e l' ornitorinco, le creature che abitano queste più remote regioni della mente sono straordinariamente improbabili. Eppure esistono, perché ignorarle?”. “Tristan Tzara, il teatro dada ci hanno molto ispirato: sono una mia passione dall'adolescenza, quando già mi piaceva chi rompeva le convenzioni”. Del resto da 25 anni questo poliedrico artista suona, compone, canta, presenta, racconta. Fuori dalla rete delle convenzioni e dei generi che ha piegato in un percorso non comune.