“U Parrinu”: a Gatteo la Festa della storia rende omaggio a don Pino Puglisi
Gatteo sceglie il delicato tema delle vittime di mafia per partecipare alla “Festa della storia”, l’evento internazionale ideato dall’Università di Bologna e ora in grado di coinvolgere centinaia di enti, scuole, teatri e musei per “trovare nella Storia conoscenze utili a vivere il presente e a progettare il futuro”. Grazie alla collaborazione tra Comune e associazione il Tralcio, domenica alle 17 l’Oratorio di San Rocco ospiterà “U Parrinu”, il toccante spettacolo teatrale (ingresso libero) scritto e interpretato da Christian Di Domenico, che, tramite i suoi ricordi personali, dà voce al percorso di lotta alla criminalità di padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia nel 1993 nel quartiere palermitano di cui era parroco.
Il racconto di Di Domenico parte dal suo ricordo d’infanzia del sacerdote palermitano, che l’autore ha frequentato fin da bambino: “L’ho conosciuto - racconta - grazie a mia madre, che l’ha avuto come guida spirituale, confessore, insegnante di religione e, infine, amico, fin dai tempi del collegio. E’ stato lui a sposare i miei genitori, quando aveva qualche giorno libero, veniva a trascorrerlo con la mia famiglia”.
Il ricordo commosso si trasforma così in omaggio pubblico: in occasione della beatificazione di Padre Puglisi, a maggio 2013, l’attore crea “U Parrinu”, che lui stesso definisce “una storia semplice, con la sola narrazione di attore e musica, per tratteggiare sul palco un ricordo sfumato, che si snoda tra fatti di cronaca, politica e lotta”. Presentato per la prima volta a maggio 2013 sull’altare della Chiesa di San Gaetano nel quartiere Brancaccio di Palermo, dove don Puglisi ha officiato messa nei suoi ultimi tre anni di vita, “U parrinu” viene riproposto in chiese, scuole, circoli e teatri grazie al passaparola tra i tanti che non vogliono chiudere gli occhi davanti a sopraffazione e ingiustizia.
“Una pagina di storia nazionale che – conclude l’assessore alla Cultura Stefania Bolognesi - seppur lontana dal nostro contesto locale, racconta con disarmante semplicità la quotidianità di un uomo straordinario, che si è fatto portavoce di valori universali nella vita di ogni giorno, fino a diventarne martire. Vogliamo festeggiare la storia così, rimarcando l’importanza delle piccole grandi opere che ognuno può costruire, delle idee di pace e giustizia che ognuno ha voce per poter difendere”.