La commedia che ha stupito Londra in scena a Savignano
Da Londra, un testo caustico e divertente a riaprire la programmazione del Cinema Teatro Moderno di Savignano sul Rubicone. Domenica 7 febbraio, alle 17.30, va in scena uno dei testi più acclamati del nuovo teatro europeo: Cock, opera rivelazione del giovane e premiatissimo commediografo inglese Mike Bartlett. Protagonisti sul palco sono quattro attori di talento: Fabrizio Falco, Sara Putignano, Jacopo Venturiero ed Enrico Di Troia. Regia di Silvio Peroni.
Con ironia pungente e mai convenzionale, Cock racconta le disavventure esistenziali di John, trentenne diviso tra la vita di coppia con un altro uomo e l’amore improvviso per una ragazza. Preso dal senso di colpa e dall’insicurezza, il protagonista si ritrova diviso tra due desideri contrapposti: meglio crearsi una famiglia con la giovane donna, separata e maestra elementare, o mantenere la vita agiata e sicura che condivide con il compagno, broker di successo sulla quarantina? Presentata per la prima volta al Royal Court Theatre di Londra, la pièce ha conquistato il pubblico inglese per il suo stile scanzonato e nel 2010 è stata premiata ai Laurence Olivier Award, gli Oscar del teatro britannico.
Il ruolo di John è affidato all’astro nascente del teatro italiano, Fabrizio Falco, recente vincitore del Premio Ubu nella categoria “nuovo attore/attrice o performer”, riservata agli under-35. Allievo di Luca Ronconi, con cui ha lavorato anche nell’ultimo spettacolo Lehman Trilogy, Falco ha recitato al cinema per Bellocchio, Ciprì e i fratelli Taviani e nel 2012 si è aggiudicato il Premio Mastroianni alla Mostra del Cinema di Venezia. Tra le sue più recenti prove teatrali, Galois, da un testo di Paolo Giordano, e la Fedra di Andrea De Rosa.
In Cock è affiancato da un’altra giovane allieva di Ronconi, Sara Putignano, e da due interpreti dal solido curriculum, Jacopo Venturiero (già al fianco di Giorgio Albertazzi, Franco Branciaroli e Massimo Popolizio) ed Enrico Di Troia (attore e doppiatore tra i più attivi in Italia). La regia, affidata a Silvio Peroni, si concentra sul dialogo incalzante e mette in luce le tensioni sociali, generazionali e di genere che dividono i personaggi. Il risultato è dolorosamente intenso e al tempo stesso comico.