Residenze artistiche: incontro dibattito con le associazioni culturali a Gambettola
Sabato 17 dicembre, alle ore 17:00 presso i locali della Cooperativa Idea di Gambettola, in Via Don Minzoni, si terrà un incontro-dibattito coordinato dall’assessora alla Cultura Serena Zavalloni sul tema della residenza artistica come risorsa per il territorio, con la partecipazione dell’Associazione Circuiti Dinamici, Teatro del Drago e Associazione artéco APS. L’incontro, con dibattito aperto al pubblico, è ospitato come una delle attività collaterali all’interno della mostra fotografica Pressi dal… Carnevale!, visitabile fino all’8 gennaio 2023, che rientra nell’ambito del programma “Natale nel Bosco” promosso dall’assessorato alla cultura in collaborazione con le associazioni culturali gambettolesi.
“L’offerta culturale e le iniziative proposte dalle associazioni culturali di Gambettola e i nuovi spazi culturali rigenerati, hanno permesso di attivare un territorio accogliente per la produzione artistica ed espressiva, accessibile a tutti – spiega l’assessora Serena Zavalloni – Stiamo creando una bella rete di collaborazioni in cui, tra teatro, Stazione degli Artisti, Casa Fellini, Bottega della Scuola della Cartapesta, Ex Macello stanno nascendo progetti espositivi, residenziali o laboratoriali, che sono stati il punto di partenza per promuovere il confronto tra spazi pubblici, contemporanei e storici, nonché la costruzione di una memoria comune. L’incontro è per cominciare a ragionare insieme sugli eventuali sviluppi futuri”.
Circuiti Dinamici, associazione milanese che da anni opera su tutto il territorio nazionale, fa della valorizzazione dell’arte contemporanea e dell’educazione a una cultura interdisciplinare le sue principali linee guida. Così, quando nel 2020 tre associate - Sonia Patrizia Catena, Angela Molari e Chiara Pavolucci - danno vita a Bosco - Urban Art Project, nella città di Gambettola, uno degli obiettivi del festival è proprio diffondere un linguaggio artistico contemporaneo capace di uscire dai confini museali e tradizionali per legarsi al contesto urbano ed essere percepito da un pubblico ampio ed eterogeneo. Nel 2022 Circuiti Dinamici ha gestito in via sperimentale la Stazione degli Artisti di Gambettola, spazio espositivo e residenza artistica recentemente riqualificato dall’Amministrazione Comunale, grazie ad un contributo della Regione Emilia-Romagna.
Teatro del Drago/Famiglia d'Arte Monticelli è una famiglia d’Arte, originaria di Cremona, attiva nel settore dei burattini e delle marionette dalla prima metà del XIX secolo. Oggi con il nome di Teatro del Drago, acquisito nel 1979, i fratelli Mauro e Andrea (che condividono la direzione della compagnia con Roberta Colombo), rappresentano la quinta generazione di Famiglia, proseguendo un filone artistico basato sul linguaggio del teatro di figura sia tradizionale (burattini in baracca) che contemporaneo (pupazzi, ombre, animazione a vista). La Famiglia Monticelli dopo una lunga permanenza in Piemonte dirige i propri passi all’inizio del XX secolo prima in Emilia, nella zona di Parma e poi nel primo Dopoguerra si trasferisce in Romagna e a metà degli Anni Cinquanta prende fissa dimora a Ravenna. Dal 1979, anno di costituzione della nuova Formazione di Famiglia con il nome Teatro del Drago, oltre ad una Rilevanza Nazionale raggiungono un livello internazionale e le produzioni di teatro di figura vengono ospitate sia in Italia che all’estero, in stagioni invernali ed estive, sia nel circuito del Teatro di Figura, che nel circuito del Teatro Ragazzi. Fin dal lontano 1982,Teatro del Drago è una delle poche compagnie italiane a portare i suoi spettacoli in tutta Europa, grazie al fatto che il Teatro di Figura sia, per sua natura, un linguaggio Internazionale che supera le barriere linguistiche, o, come diceva Otello Monticelli a inizio secolo si tratta di “spettacoli per bambini dai 5 ai 95 anni” a cui venne aggiunto negli anni ottanta: “senza barriere di età, sesso o religione”.
L’Associazione artéco APS si è costituita a Firenze alla fine dell’anno 2002 dall’incontro tra gli artisti Francesco Michi, Anton Roca ed Elsa Mersi ed ha svolto la sua attività fra la Toscana e la Romagna. Il principale obbiettivo dell’associazione è quello di sostenere l’attività di ricerca, la produzione e la divulgazione nell’ambito delle arti, della cultura, delle scienze e delle nuove tecnologie. Dal 2009 ha trasferito la sua sede a Mercato Saraceno (FC) per dare vita al Rad’Art Project, un centro permanente dedicato alla ricerca artistica contemporanea a livello internazionale ed in cui trovano accoglienza le residenze artistiche negli ambiti delle arti visive, ricerca sonora e le arti performative. La realizzazione del progetto si esplica attraverso: residenze d’artista, workshop, mostre, edizioni di libri, tirocini formativi e laboratori didattico-educativi per le scuole del territorio. Il centro è sorto attraverso un processo di rigenerazione architettonica di un vecchio fabbricato, sito nella località di San Romano. Una scelta in sintonia con lo spirito che anima il Rad’Art Project che, se da un lato intercetta e segnala i movimenti e le pulsioni presenti nell’agire creativo del contemporaneo, dall’altro, la scelta di costruire la propria sede in un ambito rurale, periferico, mira ad una pratica di rigenerazione culturale, patrimoniale e ambientale del territorio. Un concetto, questo, complesso e articolato che è vissuto dagli artisti ospitati in residenza come spazio di relazione e di osmosi con il proprio linguaggio artistico. In ambito internazionale dal 2010 mantiene dei rapporti di collaborazione con il centro d’artista La Chambre Blanche di Québec, e , dal 2016, con Bòlit Centre d’Art Contemporani Girona, tramite convenzione con il Comune della città catalana. A Gambettola, l’Associazione artéco APS ha curato l’Archivio Fotografico del 9cento, un progetto di Silvio Grilli realizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, e da quattordici anni insieme all’Associazione Gambettola Eventi portano avanti il progetto didattico della Scuola della cartapesta, Una Scuola X le Mani. Di recente, grazie all’impegno di un gruppo di cittadini gambettolesi, l’Associazione artèco APS a curato l’edizione del libro dedicato alla storia del PCI gambettolese Me ai croid ancoura!