Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio al Plautus Festival con "Lei è ricca, la sposo e l'ammazzo"
Penultimo appuntamento martedì prossimo alle 21,30 per la 55esima edizione del Plautus Festival. All'arena Plautina sarà protagonista "Lei è ricca, la sposo e l'ammazzo" di Mario Scaletta, per la regia di Patrick Rossi Gastaldi con Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio. Lo spettacolo, in due atti della durata 2 ore e 15 minuti, compreso l'intervallo, è audiodescritto per ipovedenti e non vedenti.
TRAMA E NOTE DI REGIA - Orazio Pignatelli è un ricco scapolo che ha scialacquato tutti i suoi soldi e il suo patrimonio. Arrivato alla bancarotta e consigliato della sua fedele governante Nunziatina, è costretto a farsi prestare dei soldi da un presunto mafioso, Lucky Bonanno, a condizioni molto svantaggiose e con solo un mese per restituirli. A questo scopo, sempre dietro consiglio di Nunziatina, l’unica soluzione possibile è riuscire a sposare una donna ricca, riservandosi però l’idea di ucciderla una volta rimessosi in sesto finanziariamente. Aiutato dalla sua amica Floriana, segretamente innamorata di Orazio, focalizzano su Albertina le loro attenzioni: una scialba ingenua e goffa insegnante di entomologia, con un ingente patrimonio, che corrisponde perfettamente alla vittima che sta cercando.
Dopo varie vicissitudini alquanto comiche, l’amore e la goffaggine di Albertina risvegliano involontariamente in Orazio un senso di protezione e anche di affetto nei confronti di sua moglie che sembrava non avesse mai avuto, ottenendo anche il risultato di risvegliare in lei una nuova volontà di vivere. Una spiritosa e molto comica metafora sul “farsi carico” e sull’ “attivarsi”: un incapace (Orazio) che detesta nella moglie (Albertina) tutto quello che lui non è in grado di fare. Il rapporto d’amore si genera quando Orazio, aspirante uxoricida, si fa carico della più buffa e distratta moglie riconoscendole meriti e risorse non comuni. La morale, sì buonista ma anche realista, è che è difficile non imparare dagli altri.