“Pasolini. Con la forza dello sguardo”: una mostra per il grande scrittore
Ricorre quest’anno il 50° anniversario della proiezione del film “Teorema” di Pier Paolo Pasolini e Cesena vuole rendere onore al grande cineasta con la mostra “Pasolini. Con la forza dello sguardo” ospitata alla Galleria Pescheria dal 9 giugno al 1 luglio.
Autore della mostra, che sarà inaugurata sabato 9 giugno alle 18, è l’artista David Parenti che ricorda la figura di Pasolini in una cinquantina di opere.
Parenti ha esordito nel campo artistico una ventina di anni fa proprio lavorando sulla figura di Pasolini, e ha proseguito facendo del mondo del cinema il centro della sua ispirazione; ha realizzato cicli di opere dedicate a Fellini, Marlon Brando e James Dean, che ha esposto in tutto il mondo, dalla Galleria Bunkamura di Tokyo, fino al Le Pavè d’Orsay di Parigi, passando per la Galleria Biblioteca Angelica di Roma.
Foglio, cartone e legno sono i materiali preferiti dell’artista, su cui lavora con matita e tecniche miste. A partire da un materiale fotografico, Parenti lo trascende ora con una minuziosità “fiamminga”, ora con una visionarietà “barocca” che scava i volti isolando e rimarcando i dettagli per ottenere un risultato in cui plasticità, accensioni e tenebrori fanno affiorare una forma di realtà sorprendente sul piano psicologico. Dal lavoro dell’artista, emergono ritratti di Pasolini che sono rivelatori di intimi tormenti e di dolcezza caratteriale, frammenti della vita del cineasta accanto a coloro che lavorarono con lui : il “Laurence Olivier di borgata” Franco Citti, l’angelico e conturbante Terence Stamp di Teorema, Totò e Ninetto, Laura Betti, l’Anna Magnani di Mamma Roma, Silvana Mangano e Maria Callas; ambienti autobiografici e filmici vissuti con “disperata” ma anche amorosa “vitalità”: dalla luce calcinata e “bachiana” delle borgate alla quiete solare di Grado all’incanto architettonico di Sana’a; riferimenti agli amati Maestri: da Masaccio a Piero della Francesca, da Caravaggio ai Manieristi.
Come scrisse il regista Carlo Lizzani, il lavoro di Parenti si può definire un “appassionato e penetrante omaggio al mistero soprattutto di un certo cinema e della sua magìa, e questo grazie alle immagini, ma anche, e forse soprattutto, alle tecniche e ai materiali usati con tanta sensibilità e fantasia”.
Nato a Genova ma reggiano d’azione, David Parenti frequenta l’istituto d’arte “Paolo Toschi” a Parma e nel 1985 inizia il ciclo di matita e tecniche miste dal titolo “Pasolini. Nel 2010 partecipa al Salone del Libro di Torino con la sua casa editrice e presenta le pubblicazioni su Pier Paolo Pasolini e su Federico Fellini, con un’importante mostra incentrata sulle opere inserite nei libri. David Parenti vanta un’esperienza cinematografica come protagonista del docufilm “Pier Paolo” realizzato dal poeta e saggista di cinema Miguel-Ángel Barroso. La pellicola è stata presentata in anteprima Mondiale nel 2015, in occasione del 40° anniversario dalla scomparsa del Poeta, al Festival Internazionale del Cinema di Fano (ricevendo un Premio Speciale) per poi proseguire un lungo cammino dove è stata apprezzata a livello internazionale.