Moni Ovadia e Giovanni Seneca danno voce alle "Rotte Mediterranee"
Venerdì 21 agosto (ore 21.00) presso il Teatro all’Aperto di Largo Cappuccini, a Cesenatico, Moni Ovadia si esibirà con Rotte Mediterranee – racconti, musiche, canzoni, recital per voce e chitarre, basato sull’intreccio di racconti e canzoni popolari dell’area mediterranea e composizioni originali di Giovanni Seneca, che sarà sul palco insieme all’artista poliedrico e alla cantante Anissa Gouizi, Gabriele Pesaresi al contrabbasso e Francesco Savoretti alle percussioni mediterranee.
In Rotte mediterranee il mare torna a essere un ponte tra le sue sponde, capace di collegare mondi un tempo strettamente legati e che continuano a mantenersi in contatto, grazie a quanti credono alla cultura come strumento di comunicazione per il dialogo tra i popoli. I canti del recital presentano elementi in diverse lingue locali quali bulgaro, serbo, greco, ladino, turco e vari dialetti italiani. Si tratta dunque di un repertorio plurilingue, in cui talora una stessa melodia accompagna testi in lingue diverse, talora una stessa canzone si compone di strofe in varie parlate. Musiche e canti ispirati alle diverse culture del mediterraneo e al dialogo tra i popoli; partendo dall’Italia si parte per un viaggio che tocca Spagna, Nord Africa, Grecia e arriva fino ai Balcani. Come ad aprire finestre sul mediterraneo Moni Ovadia & Giovanni Seneca assieme alla cantante italo-algerina Anissa Gouizi, al contrabasso e alle percussioni fondono musica, canto e parole in una originale forma di concerto teatrale.
Moni Ovadia è da anni al centro della vita artistica e culturale italiana. Artista poliedrico, cantante, attore, uomo di teatro, è capace di proporre sé stesso come ideatore, regista, attore e capocomico di un “teatro musicale” assolutamente peculiare, in cui le precedenti esperienze si innestano alla sua vena di straordinario intrattenitore, oratore e umorista. Filo conduttore dei suoi spettacoli e della sua vastissima produzione discografica e libraria è la tradizione composita e sfaccettata, il “vagabondaggio culturale e reale” proprio del popolo ebraico di cui Ovadia si sente figlio e rappresentante, quell’immersione continua in lingue e suoni diversi ereditati da una cultura che le dittature e le ideologie totalitarie del Novecento avrebbero voluto cancellare, e di cui si fa memoria per il future.
Nato a Plovdiv in Bulgaria nel 1946, da una famiglia ebraico-sefardita, dopo gli studi universitari e una laurea in scienze politiche Moni Ovadia ha iniziato la sua carriera d’artista come ricercatore, cantante e interprete di musica etnica e popolare di vari Paesi, finché nel 1984 ha cominciato il suo percorso di avvicinamento al teatro, prima in collaborazione con artisti della scena internazionale, come Bolek Polivka, Tadeusz Kantor, Franco Parenti, e poi, via via lavorando su sé stesso.
In questa occasione Moni Ovadia collaborerà con Giovanni Seneca, chitarrista e compositore, nativo di Napoli, la sua ricerca musicale è rivolta a fondere elementi provenienti dalla musica classica e dalla musica popolare in un nuovo linguaggio.
Ingresso: Intero € 15, Ridotto over 65 e fino a 25 anni € 12, Gratuità fino a 10 anni.