"Il fascino del passato", alla scoperta dell’arte del restauro: macchine per scrivere in mostra
L’arte del restauro del legno e i mobili in stile (romagnoli e non) si incontrano con la meccanica di fine ‘800 - primi del ‘900. Il risultato è una mostra di una cinquantina di macchine per scrivere antiche nella “Restauro Cesena” che ha sede a Martorano di Cesena. L'esposizione, che gode del patrocinio dell’Associazione nazionale collezionisti macchine per ufficio, è in programma dal 10 al 23 dicembre in via Cerchia di Martorano 433, a Martorano (tutti i giorni, sabato e domeniche compresi, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, con ingresso gratuito). Durante i giorni della mostra vi saranno scontistiche su una vasta scelta di mobili.
La mostra, dal titolo "Il fascino del passato", metterà in relazione il mobilio con gli strumenti di scrittura. Tante e originali le typewriters esposte. Il pezzo più raro sarà una Chicago 3 del 1903, acquistata direttamente a New York poche settimane fa. E’ una delle poche macchine al mondo ad avere le bobine del nastro in verticale con i caratteri posti su un cilindro orizzontale. Ne furono costruiti meno di duemila esemplari e al momento ne sono conosciuti, in tutto il mondo, una decina.
Un altro pezzo curioso sarà l’antenato, meccanico, dei moderni schermi touch, quelli di qualsiasi smartphone, cioè telefono di ultima generazione. Le lettere sono riportate su una tabellina in carta: con un puntatore meccanico si sceglie la lettera desiderata e tale gesto fa ruotare un cilindro in cui sono impressi i caratteri. Tramite un tasto la lettera viene impressa sulla carta. La macchina appena descritta è una Mignon 3 tedesca dei primi del ‘900. Saranno esposte anche macchine anglosassoni che, a fine ‘800, già presentavano in tastiera il simbolo @, cioè l’attuale chiocciola della posta elettronica. All’epoca era l’abbreviazione di “at price of”, “al prezzo di”.
La ditta, a conduzione familiare e associata a Confartigianato, si occupa di antiquariato, di mobili moderni e di restauro di qualsiasi oggetto in legno: dai tavoli ai ponti pedonali sparsi nel territorio. Fra i tanti lavori, loro è l’intervento presso la sala del Consiglio comunale a Cesena.
“L’idea della mostra - spiegano i titolari Romano, Claudio e Luca Bazzocchi - l’abbiamo avuta incontrando il collezionista Cristiano Riciputi. Crediamo che il connubio mobile-macchina per scrivere possa interessare tante persone. La mostra è a ingresso gratuito proprio per favorire l’avvicinamento della gente sia all’arte del restauro e dell’antiquariato, sia alle più rare macchine per scrivere”.
presa a metà ottobre a new york . chicago 3 meno di 2000 esemplari nel 1903, lal momento una decina di esemplari. le bobine in verticale, la gran partecorizzontali. sistema molto raro. simbolo della chiocciola, era atvprice of. negki anni 70 inventata la posta elettronica, aveva quel simbolo sulla tastiera, scelse questa.
Le macchine per scrivere si diffondono verso la fine dell'800. Nel 1873 in America venne studiato e il modello di tastiera a 4 file "Qwerty", vale a dire l'attuale standard delle tastiere dei compute, ma all'epoca era uno degli oltre 600 standard che si sperimentavano per rendere più spedite e affidabili queste macchine. In Italia la prima macchina per scrivere industriale risale al 1911, prodotta dall'Olivetti. Ma non mancano produttori precedenti, che però lavoravano a livello artigianale. Nel nostro paese l'ultima macchina per scrivere è stata la "Italia 90", con cui l'Olivetti ha terminato la sua produzione. Nel giorno dell'inaugurazione sarà presentato il libro "Macchine per scrivere" dello stesso Riceputi e di Domenico Scarzelli, presidente dell'Associazione nazionale collezionisti macchine per ufficio, in vendita online o, a Cesena, nel punto vendita Mondadori, che racconta la storia di questi cimeli, dagli inventori fino al restauro, con aneddoti e curiosità.