rotate-mobile
Economia

La crisi continua ad addentare anche la carne: e c'è chi paga solo a fine mese

“Nelle frazioni e in molti quartieri periferici – prosegue Ricci - le macellerie sono ancora, anzi ora di più con la crisi, presidi sociali e ci sono ancora negozi dove si segna e si paga a fine settimana o fine mese"

Anche nel secondo semestre del 2013 i morsi della crisi hanno continuato ad addentare il settore della macellazione, con un rilancio dei consumi nel periodo natalizio. La flessione media nel 2013 si stima comunque attorno al 15-20% per le macellerie cesenati, a causa del ridotto potere d'acquisto delle famiglie: è quanto emerge dal bilancio stilato dall'Osservatorio Confcommercio cesenate sulle macellerie comprensoriali.

"Anche il nostro settore risente della crisi dei consumi - mette in luce il presidente di Federcarni Confcommercio Edgardo Ricci - anche se le macellerie- gastronomie nostre aderenti (una cinquantina nel comprensorio) stanno per il momenti riuscendo a mantenere i livelli occupazionali. Quanto agli atteggiamenti di acquisto, è pù venduta la carne bianca, mentre risulta in calo quella rossa e la sensazione dei macellai è che si siano ridotti i quantitativi acquistati. Per fortuna, hanno anche il loro peso i proventi della gastronomia abbinata alla macelleria con i pronti a cuocere, che ormai ammontano al 30% del fatturato complessivo".

“Il trend generale è quello di famiglie cesenati che consumano mediamente carne un giorno sì e un giorno no, anche se lo zoccolo duro dei clienti viene in macelleria tutti i giorni: fra questi anche giovani e sportivi, molto attenti alla dieta alimentare. La qualità è sempre al primo posto: la nostra carne venduta proviene per lo più dal nostro territorio dove gli imprenditori macellai acquistano i capi e seguono in prima persona le fasi che conducono alla vendita della fettina in negozio. La vera forza di una macelleria è la bontà della carne venduta".

“Nelle frazioni e in molti quartieri periferici – prosegue Ricci - le macellerie sono ancora, anzi ora di più con la crisi, presidi sociali e ci sono ancora negozi dove si segna e si paga a fine settimana o fine mese". Federcarni cesenate, uno dei sindacati di categoria storici del territorio, prosegue la sua attività nel 2014  promuovendo la fidelizzazione dei clienti; incrementando le attività di aggiornamento (spiccano le dimostrazioni pratiche di gastronomia o i corsi di trattamento della carne) e gli incontri presso botteghe e macellerie innovative italiane.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La crisi continua ad addentare anche la carne: e c'è chi paga solo a fine mese

CesenaToday è in caricamento