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L’artista Mauro Drudi dona due sue opere al Comune e si prepara ad accogliere i visitatori della mostra

“Da novembre ad oggi – commenta l’Assessore alla Cultura Carlo Verona – la monumentale installazione dell’artista Mauro Drudi ha attratto visitatori di tutte le età affascinando, interessando e dando avvio a riflessioni pittoriche di grande rilievo"

La donna è stata assoluta protagonista nella Chiesa di Sant’Agostino, nel cuore del centro storico, per volere dell’artista cattolichino Mauro Drudi che l’ha messa al centro delle sue opere creando una fusione karmica di colori, emozioni, luci, ombre e sguardi. Oggi, in vista della chiusura della mostra, prevista per domenica 10 marzo, l’artista ha donato due opere al Comune di Cesena per ringraziare l’Amministrazione comunale e per fare in modo che la sua “LEI” resti a Cesena.

“Da novembre ad oggi – commenta l’Assessore alla Cultura Carlo Verona – la monumentale installazione dell’artista Mauro Drudi ha attratto visitatori di tutte le età affascinando, interessando e dando avvio a riflessioni pittoriche di grande rilievo. Drudi ha dato modo a noi tutti di rivivere diversamente gli storici spazi della chiesa di Sant’Agostino proponendo momenti culturali impreziositi da musica, arte e recitazione, e per questo gliene siamo grati. Ha inoltre richiamato l’attenzione sul ruolo secolare della donna nell’arte, partendo da Antonello Da Messina, a cui la sua ‘LEI’ si ispira seguendo uno stile decisamente più pop. Accogliamo dunque con piacere queste due opere donate che presto torneranno a disposizione dei cittadini e di tutti i fruitori dei servizi culturali della nostra città”. Al momento della donazione hanno preso parte l’artista Mauro Drudi, l’Assessore Carlo Verona, la Dirigente del Settore Biblioteca Malatestiana e Cultura Elisabetta Bovero e il Direttore scientifico della Malatestiana Paolo Zanfini.

L’Annunziata è l’archetipo dalla quale discendono tutte le donne in esposizione, tuttavia ognuna di esse narra un suo mondo compiuto, è espressione di una propria storia carica di dolore, dolcezza, emozioni. I ritmi cromatici, in modo speciale quelli che alludono e interpretano la donna positiva, sono lenti, piatti e, ad esempio, il celeste è purezza, spiritualità. Il disegno si svolge a larghe volute, come se l’immagine compaia per essere ammirata.

La monumentale installazione, che occupa quasi interamente i 40 metri che separano la balaustra dall’entrata principale della grande e bellissima chiesa, è stata realizzata con il patrocinio del Comune e il sostegno del centro Porsche di Cesena, e sarà al centro di ulteriori altri momenti pubblici organizzati dall’artista in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune. Già sulla soglia ci si sente abbracciati dai quasi mille ritratti dell’Annunziata di Antonello da Messina che l’autore, il pittore e scultore Mauro Drudi, con gesto estremamente netto lavorando sui materiali più diversi, ha traghettato dal primo Rinascimento ai tempi nostri disegnando il profilo di una città ideale quanto mai attuale in cui ogni ritratto non rappresenta solamente uno splendido volto di donna, ma l’umanità intera.

La mostra è visitabile tutti i giorni (eccetto il giovedì) dalle 16:00 alle 19:00 e sabato, domenica e nei festivi dalle 10:00 alle 20:00. Entrata libera. Per ulteriori informazioni è possibile contattare 338 856 6952.

Mauro Drudi nasce a Cattolica, sulla riviera adriatica, nel dicembre del 1963. Di madre pittrice e padre commerciante, smette di dipingere a olio a 7 anni, smette di fare grafica pubblicitaria a 15, smette di correre in moto a 20, di studiare a 21. Cerca di inquadrarsi in una vita “nella norma”, ma di lì a poco la sua vena artistica ha il sopravvento. Significative le sue riflessioni sulla condizione della donna con il progetto LEI che lo portano a organizzare numerose personalità.

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