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Lo chef stellato non si ferma mai: il marchio di Faccani tra Longiano, Cesenatico e le Maldive

"Ho bisogno di delegare, è così che si vince la battaglia. Mi gestisco tra qui e il Magnolia. Mi piace questo mondo", racconta Alberto Faccani

Non si ferma mai Alberto Faccani, patron del Magnolia, due stelle Michelin, che tra poco festeggia 20 anni di attività. Dopo il trasferimento a Longiano, come annunciato, Faccani non ha abbandonato Cesenatico, mettendosi subito al lavoro su un nuovo ristorante che ha da poco aperto i battenti. Ma non è tutto, perchè lo chef è anche volato alle Maldive, dove ha portato il suo estro culinario in un pop up che unisce la sua cucina stellata ad un panorama mozzafiato.

Partiamo dal “Veranda”, la novità su viale Carducci a Cesenatico. Avrebbe dovuto aprire prima?

Ci sono stati, come per tutti, ritardi nell'approvvigionamento delle materie prime come vetro e acciaio o nella produzione delle ceramiche. Il locale è stato rifatto, lo avevo comprato a settembre 2021, per cui sono comunque soddisfatto delle tempistiche. Ho detto a tutta la brigata che avremmo fatto passare l'estate e li avrei chiamati per ottobre-novembre, abbiamo anche pensato di aprire intorno a Natale, ma c'era troppa frenesia e abbiamo deciso di farlo con calma.

Che ristorante è?

Un ristorante di pesce abbastanza classico, non proprio tradizionale, con piatti semplici, votato alle crudità, alle ostriche e al pescato del giorno, lavoriamo con la materia prima locale. La brigata è composta da 10 persone, tra sala e cucina, ma contiamo di arrivare a 12. Lo chef Luca Magnani ha la sua identità, io qui sono il proprietario. In sala c'è Giuseppe Palumbo, veterano della zona.

Come sono andati primi giorni di apertura?

Siamo stati presi d'assalto, fatichiamo quasi a gestire le prenotazioni, il telefono squilla di continuo. Per ora abbiamo deciso di riempire a tre quarti il locale perché la brigata abbia il tempo di rodarsi e per vedere come gira la sala. Nonostante abbiamo un sistema gestionale molto digitalizzato, metà delle prenotazioni le prendiamo telefonicamente.

Cosa si aspetta?

Ora siamo sotto i riflettori. Con il “Veranda” copriamo una forbice molto ampia di offerta, proponiamo una cucina onesta. Ovviamente il fatto che mi conoscano già fa da volano, vediamo dopo l'estate come ci assesteremo, adesso la novità tira molto.

Lei non si ferma un attimo. Questa non è l'unica nuova apertura?

No. A febbraio ho aperto un pop up alle Maldive, in una struttura del gruppo Soneva. Siamo andati sul posto e il mio sous chef, Sean Conti, è sul posto da metà gennaio, ha seguito la preapertura e le prove, io l'ho raggiunto per l'apertura per due settimane. Ritornerò a fine marzo.

Com'è il suo pop up al Soneva Fushi?

Bello come filosofia e concept, si sviluppa tra 12 e 15 metri di altezza, su una palafitta, ed è strutturato con un unico tavolo da 16 posti per godere di un menù degustazione. Ho fatto la scelta cucinare solo pesce, la filosofia dell'isola e della struttura è sostenibile, organica, bio. Saremo lì fino al 1° maggio.

Come riesce a destreggiarsi tra tutto questo?

Ho bisogno di delegare, è così che si vince la battaglia. Mi gestisco tra qui e il Magnolia. Mi piace questo mondo. Il 1 aprile il Magnolia festeggia i 20 anni, faremo un menù ad hoc che ricorda nostro time lapse. Da neonati a maggiorenni. Intanto con il mio sous chef alle Maldive ci teniamo in contatto su Whatsapp.

Faccani e il sous chef Sean Conti
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