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Il 'gigante' di Cesenatico: storia e curiosità del grattacielo

Ancora oggi questa costruzione dalla caratteristiche particolari, frutto dell’estro di un romagnolo, domina non solo la costa cesenaticense, ma quella di tutta la Riviera.

Con il ritorno della zona gialla e la possibilità di uscire dal proprio Comune, Cesenatico nel weekend è stata presa d’assalto e sono stati tantissimi gli avventori che si sono riversati lungo le strade. Per chi visita la cittadina, oltre al porto canale leonardesco, una delle passeggiate ‘classiche’ è quella su viale Carducci, dove svetta uno dei simboli di Cesenatico, il grattacielo. 

Sono tante le curiosità, per chi non è del posto, innanzitutto il nome: ‘Condominio Marinella II’. Come il grattacielo di Milano Marittima, costruito pochi anni prima, ma con meno piani (21, su 90 metri di altezza), il ‘Condominio Marinella I’ di Cesenatico, simile per struttura architettonica, prende il nome dalla moglie dell’ingegnere che lo progettò, che così chiamò anche la propria società immobiliare.

L’edificio è ad oggi il 17esimo grattacielo più alto in Italia, e al terzo posto tra quelli residenziali, composto da 35 piani, con 120 appartamenti. Questa costruzione svetta sulla piazza Andrea Costa per 118 metri è, nonostante abbia compiuto 60 anni nel 2018, dagli ultimi rilievi, risulta perfettamente dritto. 

Quando fu costruito, per qualche anno, rappresentò l'edificio più alto d'Italia, superando anche il Pirelli di Milano (fino al 1960, anno nel quale quest’ultimo fu completato). Allora era il grattacielo in cemento armato più alto in Europa. L'edificio è composto da tre diversi corpi, non solo dalla torre, ma anche da uno rettangolare di tre piani sul lato mare, destinato originariamente ad albergo e successivamente adibito a residence, uno di 7 piani sul lungomare. 

L’idea del grattacielo nasce nell’età d’oro del turismo, costruito tra il maggio 1957 e il marzo 1958, in soli 15 mesi, quando Cesenatico era una delle località più ‘in’ per le ferie estive, soprattutto delle famiglie. Il progetto è dell’ingegnere lughese Eugenio Berardi, che affidò, con la sua società, la costruzione alla Cooperativa edile forlivese.

Ancora oggi questa costruzione dalla caratteristiche particolari, frutto dell’estro di un romagnolo, domina non solo la costa cesenaticense, ma quella di tutta la Riviera.
 

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