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"Parco Novello", critiche del M5S: "Anonimo, sacrificato e scomodo"

Viene definito "un budello stretto (la copertura della secante) già schiacciato prima ancora di essere nato tra abitazioni e una centrale elettrica;

Critiche dal Movimento 5 Stelle di Cesena al progetto del "Parco Novello", presentato martedì in commissione consiliare. "Tutto si può dire del progettato quartiere Novello e del suo “parco” fuorché che sia utile per la città - esordiscono i pentastellati -. È scomodo, così staccato dalle vie principali di flusso pedonale e allacciato alla parte tradizionale del passeggio cittadino con solo un angusto dimenticato sottopasso di 3 metri di larghezza, non modificabile, attraverso il quale secondo i nostri amministratori dovrebbe passare il flusso delle migliaia di persone che andrebbero a “divertirsi” nel parco. È anonimo, non si differenzia per nulla da altre demagogiche proposizioni architettoniche-urbanistiche di questa giunta che nel tempo hanno dimostrato la loro ininfluenza sul modus vivendi dei cesenati".

Inoltre "è sacrificato", venendo definito "un budello stretto (la copertura della secante) già schiacciato prima ancora di essere nato tra abitazioni e una centrale elettrica; 3 ettari su 27 totali; il 10% circa dell’area disponibile, una bazzecola checchè ne dicano i tecnici e le loro regole ad hoc. Inoltre la maggior parte dei fondi dedicati al parco, 2 milioni circa, ben 1,6 ml sono destinati all’interramento dell’elettrodotto della centrale ferroviaria con un lavoro molto complicato quanto a norme di sicurezza. Restano poco più di 400.000 euro per la costruzione di vialetti e piste ciclabili. Ci aspettavamo molto di più".

"È sacrificato anche per ottemperare agli appetiti dei costruttori titolari dell’appalto che hanno avuto il placet per edificare oltre 300 unità abitative nell’area; la cosiddetta social housing (a 1842 euro a metro quadrato) fuori mercato adesso, figuriamoci a fine costruzione - tuonano ancora i pentastellati -. È anacronistico in un momento di così grave crisi edilizia (a Cesena oltre 3000 appartamenti sono vuoti) e costosissimo (tutto il progetto oltre 50 milioni) per un parco insufficiente rispetto all’idea che se ne vuol dare e per il modello architettonico proposto che è brutto, bruttissimo, sulla stessa linea di “Chernobyl” Lungo Savio, Campus Universitario: condominii e palazzine squadrate a blocchi, impersonali e aridi; il raffronto con i “bloks” della periferia di Berlino (est) e Praga viene quasi automatico. Una sorta di firma urbanistica di questa amministrazione".

"Ma quello che più stupisce e sgomenta è l’ostinazione con cui il progetto viene difeso dai suoi proponenti politici, senza un minimo di autocritica, senza un minimo di flessibilità, quasi fosse l’unica soluzione per quell’area ormai deserta da decenni: il tempo per pensare a cose più utili c’è stato ma non la volontà di farle nell’interesse dei cittadini - concludono -. Consola che il prossimo anno andremo ad elezioni amministrative (ben prima dell’ultimazione dell’opera che per completarsi avrà bisogno di circa 5 anni) e se cambia la bandiera forse si farà in tempo a rivedere diverse cose di questo pastrocchio pilotato".

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