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Confesercenti fotografa l'economia: "C'è ripresa, ma non per tutti". Lattuca: "Accompagniamo la crescita di rimbalzo"

Su una cosa non c'è dubbio, la pandemia ha cambiato le abitudini dei consumatori, ne è consapevole il 91,70% delle imprese interpellate. L'analisi di Confesercenti Cesena

Nella 'casa' di Confesercenti Cesena una interessante quanto consueta iniziativa ha fotografato l'andamento dell'economia locale nei settori del commercio, del turismo e dei servizi, attraverso un sondaggio che ha chiamato in causa 200 imprese. Moderata fiducia degli operatori verso il futuro in un contesto attuale sicuramente di ripresa dell'economia con un Pil che viaggia in Italia nel 2021 al +6,0% dopo l'anno orribile 2020 che ha segnato nel Belpaese il -8,9%. Favorevole anche il contesto internazionale, sul Natale in arrivo incombe ovviamente il rischio di un picco del Covid proprio nel periodo di maggiore fatturato delle imprese. Tra i 'nei' più attuali anche la ripresa dell'inflazione.

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Tornando alla fotografia della situazione attuale dell'economia c'è da dire che l'Emilia Romagna si conferma 'locomotiva' come regione con un +6,5% nell'anno corrente di valore aggiunto totale, e nel 2022 si prevede un + 3,8%. 

Il campione di 200 imprese cesenati è stato sondato per fare una fotografia del 2021, ma anche per capire le prospettive a breve e medio termine e le prospettive per l'occupazione. Su una cosa non c'è dubbio, la pandemia ha cambiato le abitudini dei consumatori, ne è consapevole il 91,70% delle imprese interpellate. "Più attenzione al prezzo - sottolinea il presidente Confesercenti Cesena Cesare Soldati-ma anche riscoperta degli esercizi di vicinato, è questo è un aspetto che ci piace". In pratica oltre il 60% delle imprese si è dovuto 'inventare' qualcosa di nuovo per affrontare la pandemia. Angelo Spanò, responsabile Centro Studi sottolinea: "Il nostro compito come associazione di categoria è anche sostenere le piccole imprese, quelle che rimangono indietro, una città è viva se è vivo il commercio". Un quesito posto alle imprese è stato questo: "Rispetto ai 12 mesi precedenti le condizioni della sua impresa sono migliorate, peggiorate o invariate?". Ha risposto migliorate quasi la metà del campione interpellato (il 45,70%) facendo intravedere una moderata fiducia degli operatori economici locali. 

Sulla prospettiva di ripresa il 26% delle imprese crede che ci sarà un miglioramento a breve e medio termine. Il dato positivo è che il 45,80% è, rispetto a 12 mesi fa, più fiducioso in una ripresa economica. Sul capitolo manodopera ben il 52, 50% delle imprese dichiara di avere molte difficoltà a reperire personale

Cesare Soldati tiene a sottolineare negativamente l'alto numero di imprese che hanno chiuso i battenti negli ultimi anni, "e dobbiamo considerare che non sono calcolati nel sondaggio tutti quelli che non hanno aperto una attività per la situazione difficile". 

Più della metà degli operatori interpellati ritiene che il territorio cesenate abbia affrontato la pandemia come a livello nazionale, (per il 41,70 % anche meglio). Gli interventi pubblici invocati si confermano la riduzione delle tasse e del costo del personale. La metà degli interpellati giudica buone le azioni messe in campo dal Comune e dagli altri enti locali per fronteggiare il Covid. 

Il sindaco Enzo Lattuca fa l'esempio dell'Iper di Savignano, grande centro commericiale locale dove "tanti spazi sono sfitti, tanto da aver fatto un punto vaccinale, è significativo della concorrenza abnorme del commercio online. E' evidente che altri settori soffrono meno, penso a bar e ristoranti. Sicuramente un fattorino ha costi diversi rispetto ad un commesso. E' positivo che tra gli operatori economici ci sia una giustificata fiducia per il medio termine, non sarà un fuoco di paglia, dobbiamo accompagnare questa crescita di rimbalzo". Il sindaco fa poi l'esempio positivo di Piazza Amendola "una piazza condivisa, lo si vede dalla disposizione dei tavoli".

Per tirare le somme, viviamo come sottolinea Confesercenti Cesena, un periodo di grande ripresa economica sia a livello internazionale che nazionale dove l'Emilia Romagna si conferma locomotiva. Una crescita che c'è ed è notevole, ma non per tutti, circa la metà degli imprenditori  comunque guarda al futuro con fiducia.

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