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Cronaca

Auto sospetta nei pressi di una banca: la Polizia stoppa il tour di una banda di truffatori

Nei guai sono finiti due uomini di origine slava domiciliati in Veneto, una giovane ragazza friulana ed un siciliano, entrambi senza fissa dimora

Il fenomeno delle truffe on line, più volte contrastato con le attività di indagini svolte dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Cesena, che hanno portato all'identificazione dei malfattori, ha avuto nei giorni scorsi un particolare e significativo riscontro. La segnalazione un'auto sospetta, con a bordo quattro individui, in sosta nei pressi di una banca nella prima periferia di Cesena, ed il tempestivo intervento degli investigatori, ha infatti posto fine alla trasferta in città di quattro truffatori provenienti dal nord-est Italia.

Dall’identificazione e controllo dei soggetti (due uomini di origine slava domiciliati in Veneto, una giovane ragazza friulana ed un siciliano, entrambi senza fissa dimora) sono emersi precedenti per svariati reati contro il patrimonio, ed in particolare per truffe on line consumate in operazioni di sportello bancomat. Il connubio tra la pericolosità ed il sodalizio dei soggetti, nonché la mancata motivazione della loro presenza in città, ha attirato l’attenzione dei poliziotti che hanno proceduto alla perquisizione dei fermati, estesa anche al veicolo a loro in uso.

L’operazione ha permesso il trovare di undici carte di credito prepagate con i relativi codici di utilizzo, ed una cospicua somma di denaro, di cui i soggetti, sottoposti a controllo, non hanno saputo fornire alcuna giustificazione sul possesso. Stante i trascorsi penali e quanto risultato dalle segnalazioni sulle modalità delle truffe commesse, gli investigatori hanno proceduto al sequestro dei titoli di credito, poichè ritenuti strumenti utili al fine di compiere illecite attività, e della somma di denaro ritenuta provento di truffe.

I quattro infatti risultano essere stati autori di truffe on line, fingendosi virtuali acqirenti di beni messi in vendita su noti siti web di compravendita, per poi raggirare gli ignari venditori invitandoli a recarsi ad uno sportello bancomat al fine di ricevere l’accredito dell’importo pattuito, fornendo loro al telefono le indicazioni sulle operazioni da digitare; operazioni che si riveleranno invece dei versamenti sulle carte di credito prepagate in uso ai truffatori.

I quattro sono stati denunciati in stato di libertà in concorso per "indebito utilizzo di carte di credito finalizzato alla truffa", mentre sono in corso gli accertamenti, delegati dall'autorità giudiziaria su quanto oggetto di sequestro.

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