rotate-mobile
Cronaca

Morto dopo una lite in famiglia, il gip: "E' omicidio volontario"

Omicidio volontario. Per la morte del 75enne Mauro Minotti è stato condannato dal giudice Luisa Del Bianco a sedici anni di reclusione il 37enne Luigi Amoruso

Omicidio volontario. Per la morte del 75enne Mauro Minotti è stato condannato dal giudice Luisa Del Bianco a sedici anni di reclusione il 37enne Luigi Amoroso. Inizialmente l'imputato doveva rispondere dell'accusa di omicidio preteritenzionale. Reato per il quale il pm Vincenzo Bartolozzi aveva chiesto otto anni ed otto mesi di reclusione. Nel corso della sentenza è stata disposta anche una provvisionale di 150mila euro a favore della moglie della vittima o di 165mila euro a favore del figlio.

Tutto era nato da una lite in famiglia. L'anziano era intervenuto al piano superiore della propria abitazione attirato dal litigio che aveva come protagonisti il proprio figlio e sua moglie. Secondo indiscrezioni, all'origine della discussione c'era la volontà dell'uomo di lasciare moglie. I due erano sposati da circa un anno e solo da qualche mese avevano una figlia. La casa sarebbe diventata teatro di un corpo a corpo quando è intervenuto il fratello della donna, Luigi Amoroso.

Secondo gli inquirenti proprio lui aveva colpito l'anziano, che era caduto riportando un trauma che lo avrebbe portato prima in coma e, dopo venti giorni, al decesso. I Carabinieri avevano fermato Amoroso con l'accusa di lesioni gravi, rissa, ma alla luce di questa tragica svolta l'accusa era cambiata in omicidio preterintenzionale. Mercoledì sera l'epilogo: 16 anni di reclusione. Omicidio volontario, come richiesto dalla parte civile.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morto dopo una lite in famiglia, il gip: "E' omicidio volontario"

CesenaToday è in caricamento