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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Arriva lo sfratto per finita locazione, lo sfogo: "Stipendio di 1000 euro e 2 figli, a Cesena impossibile trovare una casa in affitto. Aiutatemi"

Una lettera aperta e una richiesta d'aiuto. Viene presentato così lo sfogo di una lettrice che apre uno spaccato su un problema non certo nuovo a Cesena, quello degli affitti, e della drammatica penuria di soluzioni abitative in città, in particolare per chi ha redditti bassi

Una lettera aperta e una richiesta d'aiuto. Viene presentato così lo sfogo di una lettrice che apre uno spaccato su un problema non certo nuovo a Cesena, quello degli affitti, e della drammatica penuria di soluzioni abitative in città, in particolare per chi ha redditti bassi. "Non è possibile che vivere a Cesena sia diventato impossibile. E non parlo di delinquenza, non parlo di mancanza di lavoro. Parlo di case. Case in affitto", attacca la lettrice che vuole rimanere anonima nella sua protesta.

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"La mia è una delle tante - spiega - tantissime da quel che leggo, situazione ormai preoccupante di incapacità di trovare un appartamento in affitto. Io sono un monogenitore, con un lavoro a tempo indeterminato, sono anche seguita dai servizi sociali, con due figli, di cui uno minore. Ho ricevuto lo sfratto per "finita locazione" perché il mio padrone di casa ha deciso che 500 euro di affitto non siano più sufficienti, che affittare a degli studenti sia molto più remunerativo. Io ho uno stipendio di 1000 euro, figli studenti, e solo qualche volta il Comune interviene a pagarmi qualche bolletta o tasse", lo sfogo. 

"E non trovo una soluzione abitativa che non sia inferiore a 700 euro (per un bilocale, tra l'altro). E come faccio? Io continuo a pagare l'affitto, fino all'udienza, a fine mese, che mi dirà in quanto tempo io debba lasciare l'immobile. E poi? Ponti? Non ho la fortuna di avere parenti qui, di avere genitori ricchi, non mi danno un mutuo con questa busta paga (ho 54 anni, dovrei farlo per 30 anni per raggiungere una cifra mensile consona alle mie possibilità). Uno sfogo, il mio, ma anche una richiesta di intervento da parte delle istituzioni, perché è fuori da ogni logica questa cosa. Sì, probabilmente andrò a salire nella graduatoria per le case popolari, ma non ci sono case popolari (ci sono persone che attendono da molti mesi, mi è stato detto, andrai in albergo). Voglio che questa mia protesta raggiunga il Comune, le associazioni, chiunque possa far qualcosa affinché questa politica abitativa cambi e in fretta".

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