Per la tappa del Giro d'Italia anche il cibo va in carovana...
Al Padiglione delle Fonti a Bagno di Romagna due food truck locali (Elisa Valbonesi e Simone Silvani) con appetitosi piatti della tradizione: tortelli alla lastra, passatelli e tante altre sfiziose novità
A Bagno di Romagna anche il cibo si veste di rosa per il passaggio del Giro d'Italia e, come la tappa, viaggia in carovana... Da mercoledì mattina fino a sera inoltrata, nel Padiglione delle Fonti, chi vuole mangiare cibi tradizionali rimanendo immerso nella festa che si svolge in strada, potrà servirsi dalla sampierana Elisa Valbonesi a bordo della sua roulotte "Retrogusto" e Simone Silvani (che abita a Longiano ma è originario di San Piero) sul truck "Aspasso". Sono due truck forniti di tutto il necessario per cucinare on the road e servire ottimi piatti.
Elisa Valbonesi cucinerà il classico tortello alla lastra (patata, zucca e pancetta), il tortello alla lastra vegetariano (con erbe di campo), il tortello fritto, la piadina romagnola fritta servita a piccole strisce e accompagnata dal raviggiolo e il panino non panino ovvero "L'esagerato" composto da due tortelli alla lastra usati come fette di pane e all'interno prosciutto toscano e caciotta.
Simone Silvani (architetto con la passione per la cucina)servirà passatelli romagnoli asciutti o in brodo preparati con l'amore per le tradizioni e un tocco di innovazione.
Il fenomeno dei truck e dello street food ormai è dilagante. Cesena, tra l'altro, grazie a Giampiero Giordani di Slow Food e Confesercenti, può rivendicare di essere stata la prima città a organizzare in Italia un festival di Cibo di Strada, festival che il prossimo fine settimana (26/28 maggio) vedrà proprio a Bagno di Romagna un'anteprima che precede l'edizione completa che si terrà a ottobre a Cesena.
Elisa Valbonesi l'avevamo intervistata circa un anno fa quando, da insegnante delle elementari, aveva deciso di imbarcarsi nel viaggio dello street food. Oggi è contenta anche se quest'inverno ha continuato a insegare ad Alfero.
"All'inizio pensavo di non rientrare più a scuola - spiega Elisa - ma poi mi hanno chiamata e l'inverno per lo street food è un po' più morto e così ho accettato".
Sei contenta del nuovo lavoro?
"Si lavora tanto e bisogna selezionare bene gli eventi a cui partecipare. Alcuni sono molto ben organizzati, altri si fanno tanti sacrifici e poi arriva poca gente. Insomma bisogna stare con gli occhi ben aperti".
Il tortello tira?
Il tortello tira sicuramente in Romagna. In Emilia è un po' meno conosciuto e spesso la gente preferisce il classico hamburger magari presentato in modo nuovo. Il popolo dello street food, è strano a dirsi, ma non sempre è curioso ed esperto di cucina. Comunque non posso di certo lamentarmi.
Presenti anche nuove proposte?
Sì, il panino non panino, chiamato "peterpanino" ( il panino che non c'è" ), dallo studio di grafica di Pierpaolo e Andrea Cornieti, ideatori delle immagini e dei contenuti della mia roulotte Retrogusto. Un panino fatto con i tortelli sulla lastra e prosciutto. Anche il panino fagioli e salsiccia (Fagiola in giuba lunga) o con la mora romagnola.
I food trucker nel cesenate quanti sono?
Che io sappia ci sono io, Simone Silvani, poi due miei amici, entrambi professori, con "Big Blue" food truck. Insomma stiamo crescendo.
I costi per partecipare agli eventi sono alti?
Dipende, solitamente sì e poi gli organizzatori i soldi li vogliono subito. Si parla di 800 euro circa per tre giorni. Se pensi che poi bisogna acquistare i prodotti, qualcuno che aiuti alla cassa. Insomma i costi ci sono, però è altrettanto vero che qualcosa in tasca rimane.
A un giovane la consiglieresti come attività?
Anche se ormai la concorrenza è alta, sì. E' un'attività da svolgere tenendo qualcos'altro come lavoro, almeno all'inizio. E' impegnativa, si lavora un sacco di ore, ma alla fine è una bella esperienza. Poi siamo tutti amici, condividiamo la strada sia quando va tutto bene che quando non funziona. E' una gran bella comunità.