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Comotto: "In fase offensiva dobbiamo migliorare, otto gol sono pochi"

Gianluca Comotto si presenta carico ai microfoni che giovedì lo hanno intervistato. In maniera molto aperta, diretta e, per quel che è dato sapere, anche sincera ha affrontato il suo arrivo in bianconero e la classifica

Gianluca Comotto si presenta carico ai microfoni che giovedì lo hanno intervistato. In maniera molto aperta, diretta e, per quel che è dato sapere, anche sincera ha affrontato diversi temi. L'arrivo per volontà di Giampaolo, i punti in classifica, i problemi in fase offensiva e la preparazione al match con l'Udinese. Qualche pillola sul calciomercato era inevitabile: “Chiunque arrivi qui in bianconero si prepari alla battaglia per la salvezza”. Questo il commento del neo dottore in scienze economiche.

“Dodici punti sono pochi – commenta sfregandosi il mento con aria riflessiva - ma dal punto delle vista delle prestazioni la situazione è più confortante rispetto l'inizio campionato, ovvio qualcosa ci manca” ammete il calciatore. Un rinforzo in fase offensiva non farebbe male infatti sono solo otto i gol messi a segno dai bianconeri, ma Comotto scagiona l'attacco. “Il problema non è il reparto, ci vuole più cattiveria sotto la porta con fame di far gol anche dai calci d'angolo e poi dobbiamo avere più continuità nei risultati”.

E' consapevole del fatto che si va a giocare in un campo difficile, forse il più difficile d'Italia. La riceta per espugnare il fortino, secondo Comotto, è facile a dirsi: “Dobbiamo metterli in difficoltà e sottopressione continuamente. Loro giocano molto su di Natale.

E Mutu come si trova? “All'inizio ha avuto una condizione fisica non perfetta ma è in grande crescita e corre molto a vantaggio di squadra e compagni, l'atteggiamento è giusto”. E poi aggiunge: “In una grande squadra, una big, hai parecchie occasioni gol, qui devi essere bravo a sfruttare tutte le palle che capitano a tiro”.

Comotto in conferenza stampa

Sono tempi di Calciomercato e Comotto mette in guardia chi dovesse arrivare tra le fila bianconere: “Chiunque viene deve farlo con lo spirito di sapersi calare in una realtà fatta di battaglie e lotta per la salvezza”.
In merito al suo arrivo a Cesena, invece, ha detto che il passaggio è stato voluto da Giampaolo, ma poi è bastata una chiacchierata con Campedelli per capire che... “sono uno da Cesena”.
 

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