Il Cesena crolla sul più bello e retrocede in B

E' stato bello crederci finché è durata. E' stato bello tenere testa alla capolista in maniera dignitosa nonostante la portata offensiva spuntata vista l'assenza di Mutu e Iaquinta. E' stato bello vivere il sogno della serie A anche se, a tratti, è parso un incubo.

Con un Manuzzi tutto esaurito, il Cesena affronta la vecchia signora. Pronti via e la Juve potrebbe già passare in vantaggio all'ottavo minuto; Moras intercetta la palla di mano fuori area, ma l'arbitro Guida concede il rigore. Decisione che genera ampie proteste di Santana che becca il primo cartellino del match. Sul dischetto si presenta Pirlo che posiziona la palla e parte con la solita rincorsa breve. Il fantasista calcia rasoterra, la sfera bacia il palo e il Cesena tira un sospiro di sollievo. Giustizia è stata fatta.

Al 24mo, bella combinazione Marchisio-Pirlo. Quest'ultimo serve il compagno con un pallonetto perfetto nel cuore dell'area. Marchisio ostacolato da Rodriguez calzcia ma il tiro finisce largamente  a lto senza inquadrare il bersaglio. Continuano le azioni d'attacco degli ospiti che però faticano a a finalizzare. Il Cesena concede troppi spazi sbagliando anche le cose più elementari.

Al 38mo della prima metà, la Juventus guadagna un calcio di punizione da posizione defilata a una decina di metri dall'area per atterramento di Rodriguez su Pirlo. E' proprio l'ex milanista incaricato alla battuta. Il suo è un traversone teso sul secondo palo che trova puntuale De Ceglie che di incornata impegna severamente Antonioli che si salva con una respinta.

Sul finire della prima frazione di gioco Vucinic, in girata a centro area, regala una spavento ai tifosi del cavalluccio. Il tiro non trova lo specchio dei pali. E' la volta dei padroni di casa che allo scadere sono pericolosi con Del Nero in centrocampista non trovando compagni da servire si accentra e fa partre una rasoiata dai 35 metri; Buffon ben posizionato può solo osservare la palla rotolare sul fondo.

Il secondo tempo si apre con un pericolo per i padroni di casa. Su perfetto assist di Marchisio che scavalca una difesa bianconera paralizzata, Matri è a tu per tu con Antonioli in sospetta posizione di fuorigioco. L'estrem difensore riesce a neutralizzare la conclusione ma nontrattiene e la sfera letamente rotola verso la porta. Antonioli è comunque reattivo e in tuffo smanaccia la palla proprio sulla linea. Per un attimo il Manuzzi ha trattenuto il fiato. All'ottavo Pirlo batte un corner che, con un cross calibrato ad uscire, serve i solo Marchisio che dal limite calcia al volo. La palla finisce alta sulla traversa.

Ariva il 23mo, ancora un corner ed è ancora Andrea Pirlo a batterlo. Questa volta il numero 21 pesca la torsione di Bonucci che spizzica di testa sul lato lungo uscendo di pochissimi centimetri. Anche questa volta il cesenaringrazia. La Juventus continua ad essere padrona del campo schiaccciando gli avversari nella oro metà campo. Accolto come un plebiscito l'ingresso in campo di Alex del Piero, al ventinovesimo, che rileva Alessandro Matri. Anche Giaccherini ha fatto il suo ingresso in campo tra un tripudio di fischi cesenati che hanno bissato quando il Cesena ha inserito per Djokovic.

33mo gli ospiti fanno le prove generali per il gol. Del Piero, a dieci metri dal limite dell'area, impegna severamente Antonioli su calcio da fermo. Il portiere è bravo a intuire la direzione della palla ben calciata sopra la barriera e a respingere. Gol che ariva al 35mo. Borriello da poco entrato si avventa su una palla vagante in area e fa partire un sinistro carico di potenza che si infila nell'angolino basso alla destra di Antonili. Questa volta il portiere non può nulla.

Il punto. Tanto cuore per un cavalluccio che ha retto la tracotanza tecnica della vecchia signora. Quasi ottanta minuti senza sbavature dove anche il più pessimista credeva in un possibile pareggio. Purtroppo si sa, contro queste squadre un errore può essere fatale. Cesena impara dalla lezione.