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Promozione, Pippi (Sampierana): "Stiamo subendo troppi gol"

"A Classe per la prima volta non abbiamo subito gol e questo è un bel segnale e pur non avendo vinto tra tutti noi alla fine c’era più soddisfazione per questa prestazione che per quella di Misano"

Dopo la squillante vittoria in Coppa sul campo del Civitella per 4-1, la Sampierana domenica affronterà nuovamente in campionato la matricola forlivese che ha un punto in più della squadra di Barontini.

Simone Pippi, è una partita che la Sampierana deve vincere per iniziare la sua rincorsa alla vetta. La Coppa è di buon auspicio…

“Non ci deve ingannare il risultato finale, il Civitella ha vinto due partite, l’ultima lo scontro diretto contro la Stella, si sta facendo onore e merita il massimo rispetto. Non dobbiamo assolutamente pensare che sia un match facile perché rischieremmo grosso, questo tipo di match sono i più pericolosi e lo stiamo vivendo sulla nostra pelle: contro la Sampierana le avversarie hanno un altro spirito, moltiplicano le forze. Ci vorrà massima attenzione”.

Siete a -6 dal trio di testa. Come si spiega questo ritardo?

“Stiamo subendo troppi gol, nove in cinque partite sono tanti. Stiamo cercando l’equilibrio di squadra: a cominciare da noi attaccanti dobbiamo lavorare meglio in fase difensiva e stare più svegli, più attenti, commettere meno errori. A Classe per la prima volta non abbiamo subito gol e questo è un bel segnale e pur non avendo vinto tra tutti noi alla fine c’era più soddisfazione per questa prestazione che per quella di Misano dove eppure abbiamo fatto bottino pieno”.

A Classe per la prima volta non avete segnato…

“Abbiamo colpito un palo e una traversa, abbiamo avuto occasioni giocando gran parte della ripresa praticamente nella metà campo avversaria. In attacco creiamo tanto, abbiamo segnato nove gol (uno Pippi, ndr) tanti quanti quelli subiti. Troppi. Una prestazione convincente quella di Classe a cui dobbiamo dare seguito. Il ritardo in classifica non mi spaventa: la stagione scorsa il Gambettola dopo poche giornate aveva un vantaggio di 7 punti su di noi che poi andammo sul +4. Il campionato è lungo, ci sono più partite in questa stagione e tutto può accadere. La cosa importante è trovare l’equilibrio di squadra: siamo sulla strada giusta. E poi alzare l’asticella della tensione agonistica, della determinazione soprattutto in fase difensiva”.

Con la rosa lunga c’è più concorrenza. Come la vive?

“E’ un vantaggio la panchina lunga, il mister ha più scelta e in allenamento il livello si alza. Chiaro, tutti si arrabbiano se non giocano, io per primo, ma la cosa finisce lì. Bisogna vivere la situazione in maniera intelligente”.

Quali sono le squadre più temibili nella lotta al primato?

“Il Forlimpopoli, contro di noi mi ha impressionato, è squadra solida e che gioca bene. Poi metto il Bakia, che già l’anno scorso pur perdendo da noi ci mise alla frusta, e il Faenza, club in cui ho militato in Eccellenza e che si fa temere per la qualità del suo organico e non solo per il suo blasone”.

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