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L'aggressione di Shpendi senior, il Cesena prende le distanze: "Condanniamo la violenza e ci battiamo per il fair play"

"Il Cesena - si legge nella nota diffusa dal club bianconero -  stigmatizza con fermezza il comportamento del familiare del proprio tesserato, condannando e dissociandosi da qualsiasi forma di violenza"

Inutile nascondere che il parapiglia scattato al fischio finale di Cesena-Olbia è finito su tutti i media nazionali. Da ore circolano foto e video di quanto accaduto: Alex Shpendi, papà di Cristian, in preda all'ira invade il campo e tenta di scagliare un pugno al portiere dell'Olbia Rinaldi. Un gesto sconsiderato anche se nato dall'istinto evidentemente irrefrenabile di difendere il figlio, colpito con una ginocchiata al volto dal portiere avversario al minuto 60. Un comportamento che rischia di sporcare l'immagine pulita della Cesena calcistica.

Arrivano la denuncia e le scuse

Una vicenda che è costata al giovane e talentuoso bomber albanese alcuni punti di sutura sull'arcata sopraccigliare, al Cesena costerà inevitabilmente delle sanzioni, sicuramente una multa salata e forse la squalifica del campo o un turno a porte chiuse. Per il genitore è prevedibile un Daspo, cioè il provvedimento che impedisce l'ingresso negli stadi per alcuni anni. Fortunatamente alcuni calciatori sono riusciti a bloccarlo e a portarlo fuori evitando conseguenze peggiori.

IL VIDEO

Ma c'è da dire che il 'fattaccio' è anche il frutto della giornata a dir poco nera dell'arbitro Di Reda di Molfetta. Un fischietto incapace di gestire la gara, che non ha fatto altro che indispettire per tutti i 90 minuti il Manuzzi con le sue decisioni a dir poco discutibili. Dopo il brutto anche se involontario intervento in uscita, il portiere dell'Olbia anziché scusarsi ha inveito e colpito uno Shpendi dolorante, tanto che l'attaccante ha poi lasciato il campo. Il Manuzzi, stadio all'avanguardia, paga probabilmente ancora una volta lo scotto di essere un impianto che non ha in pratica nessuna barriera tra il campo e gli spalti.

Il post-partita

All'indomani della vicenda interviene con una nota ufficiale il Cesena che condanna in modo netto il comportamento di Shpendi senior. Il Cesena - si legge nella nota diffusa dal club bianconero -  stigmatizza con fermezza il comportamento del familiare del proprio tesserato, condannando e dissociandosi da qualsiasi forma di violenza e ogni condotta antisportiva che nulla hanno a che vedere con i principi di lealtà e fair play che da sempre contraddistinguono il club". 

"Sono altresì già state poste in essere - fa sapere la società - in collaborazione con le autorità competenti, anche mediante consultazione del sistema di videosorveglianza dello Stadio, tutte le attività necessarie alla ricostruzione dell’accaduto e all’identificazione del soggetto resosi protagonista dell’episodio accaduto al termine della gara, allo scopo di consentire l’adozione dei provvedimenti previsti dalla Legge. La società continuerà a promuovere con convinzione i valori positivi del calcio e a compiere ogni sforzo per garantire la sicurezza di tutti i propri tifosi ed addetti ai lavori, affinché possano assistere con serenità agli eventi sportivi di cui Cesena Fc è protagonista".

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