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Martedì, 30 Aprile 2024
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Da Cesenatico in tournée nei migliori teatri italiani: Alice è protagonista di "Saranno famosi" sul palco e nella vita

“Ho cominciato a fare danza da quando avevo 5 anni e, in quasi 20 anni, le discipline le ho fatte praticamente tutte: dal folk romagnolo al caraibico, dal classico al contemporaneo, dal tip tap al musical"

Il talento é creare qualcosa di emozionante con semplicità di esecuzione. Un aforisma che si addice perfettamente all’arte interpretativa di Alice Borghetti, vulcanica performer di Cesenatico diventata, dopo una dura “gavetta”, una delle protagoniste del musical italiano. E così, dopo Camilla Tappi, entrata nell’ensemble di ballo del musical “Chicago” con Chiara Noschese e Stefania Rocca, un’altra ballerina di Cesenatico sta facendo parlare di sé nel mondo dello spettacolo dal vivo. 

Dal 18 gennaio, infatti, Borghetti, classe 1999 residente a Villamarina, laureata in recitazione alla Bsmt, é in tournée con il musical “Saranno Famosi” diretto da Luciano Cannito dove interpreta il ruolo di Carmen, la protagonista. Un tour esaltante (il cast é stato anche ospite di Fiorello) che proseguirà fino a maggio nei migliori teatri italiani. Sul palco, assieme a lei, nomi di primissimo piano nel panorama del musical nazionale come Stefano Bontempi, Lorenza Mario, Garrison Rochelle e Barbara Cola.

Anche Alice Borghetti, come Camilla Tappi, si è formata tecnicamente alla Dance Dream di Cesenatico, la scuola fondata da Monica Battistini e Ilaria Esposito che, ormai da diversi anni, grazie alla professionalità e al fiuto per i talenti di quest'ultima, scopre e forgia alcuni tra i ballerini più promettenti della scena italiana: “Ho cominciato a fare danza da quando avevo 5 anni - ricorda Borghetti - e, in quasi 20 anni, le discipline le ho fatte praticamente tutte: dal folk romagnolo al caraibico, dal classico al contemporaneo, dal tip tap al musical. A 10 anni sono entrata in Dance Dream ed é lì, grazie alla competenza e alla pazienza di docenti di altissimo livello, che mi sono formata tecnicamente”. 

Si dice che “solo uno su mille ce la fa”: stavolta tocca a lei?

Lo spero con tutto il cuore, anche perché nella mia vita io ho sempre voluto fare l’artista e, per quanto questo sia un settore molto difficile, non ho mai avuto un ‘piano B’. Il mondo dell’arte per me non è mai stato un obiettivo, ma piuttosto uno stile di vita. Magari, nel mio percorso, a volte, ho avuto un po’ di dubbi e di ripensamenti, ma solo perché non avevo ancora capito dove canalizzare le mie energie. Poi, strada facendo, ho capito che nel mio futuro doveva esserci il musical che, non a caso, é la disciplina che riunisce tutte le varianti dell’arte. E da quel momento non mi sono più fermata

Quanto sono stati importanti gli anni di formazione alla Dance Dream?

Direi fondamentali. Aver studiato con Ilaria Esposito mi ha dato sicurezza e, pur nel rispetto di una preparazione tecnica rigorosa, mi ha permesso soprattutto di crearmi una mia identità. E’ stata lei a spingermi verso la Bsmt di Bologna (l’accademia leader in Italia nella formazione dei giovani artisti nel Musical Theater), dove mi sono perfezionata facendo un ulteriore salto di qualità

Qual é la disciplina nella quale, secondo lei, riesce meglio?

Non ha molto senso scomporre le arti del musical perché sono tutte complementari. In ogni caso, la disciplina che mi permette di esprimermi del tutto forse e’ la danza, ma adoro anche il canto e la recitazione

Per arrivare ci vuole talento, studio, tenacia. E che altro ancora?

Io penso sia molto importante l’ascolto. Quando un docente mi fa un’osservazione io la prendo sempre molto seriamente. Gli elogi fanno piacere, ci mancherebbe, ma sono le obiezioni che mi danno lo spunto per migliorare

“Saranno famosi” sembra il titolo della sua biografia: come è arrivata a diventare protagonista di un musical così importante?

Dopo aver lavorato quest’estate in un villaggio turistico a Lido delle Nazioni, a settembre mi sono imbattuta nell’annuncio di questo bando per ‘Saranno famosi’. L’ho letto velocemente e, di fronte all’immagine della locandina, ho provato un brivido, come se l’istinto mi dicesse che, in qualche modo, io sarei stata legata a quello show. A quel punto ho fatto l’audizione e, dopo aver passato i vari step, il giorno dopo l’ultimo provino a Roma mi ha chiamato il regista e mi ha detto: ‘Ok, sarai tu la nostra protagonista…’. E’ stata un’emozione incredibile perché, in quell’esatto momento, mi sono resa conto che anni ed anni di studi e sacrifici non erano passati invano. E’ stato bellissimo condividere questa notizia con tutte le persone che mi vogliono bene e lasciatemi anche dire che la mia storia, in un certo senso, dimostra che in Italia la meritocrazia esiste 

Anche il suo personaggio, Carmen, racconta tanto di lei..

Vero. Anche lei vuole arrivare a tutti i costi ma, a differenza di Alice, Carmen ascolta poco i consigli. Per carità, anche a me in gioventù é capitato di voler fare di testa mia ma, alla fine, è stato il confronto con i miei docenti che mi ha portato verso la giusta direzione

Com’é vivere una tournée nei più prestigiosi teatri italiani?

Senza dubbio faticoso per via dei continui spostamenti, ma altrettanto eccitante per il contatto con il pubblico. Peraltro i teatri sono quasi sempre sold-out, segno che lo spettacolo sta piacendo. A tal riguardo, attendo con trepidazione la data del 21 aprile di Bologna, quando so che molti amici da Cesenatico verranno a vedermi (dalla sede della Dance Dream, in particolare, partira’ un pullman con una settantina di allieve ndr)

Con “Saranno famosi” sono arrivate anche le prime interviste e i primi servizi televisivi. Come gestirà questa nuova notorietà?

Con l’umiltà di sempre. Perché, più dei titoli sui giornali, a me come artista interessa, in primis, l’apprezzamento del pubblico. La mia casa é e sara sempre il palcoscenico ed lì che devo misurarmi ogni sera

Cosa farà in futuro?

Proprio per la mia poliedricità, sono aperta a qualsiasi opportunità. Sarebbe bello continuare a fare tournée, ma non mi meraviglierei se un giorno mi ritrovassi a recitare in una fiction. A tal riguardo, non escludo, dopo la fine della tournée con Cannito, di fermarmi a Roma

Tanta gavetta e paghe basse: la vita dell’artista in Italia non è sempre facile. Mai avuta la tentazione di lavorare all’estero?

Molti lo fanno ed evidentemente una ragione c’é. Ma io adoro il mio paese e spero davvero di riuscire ad affermarmi qui. E poi non potrei vivere troppo lontano dalla mia Cesenatico, una città che adoro e nella quale ci sono le mie origini e gran parte dei miei affetti

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