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Commercio

Sulle orme del padre, la storica negoziante di via Zeffirino Re si racconta: "Ora è più dura, si preferiscono i centri commerciali"

Carmen iniziò a studiare Psicologia a Padova, ma dopo alcuni momenti di caos studentesco, decise di tornare a Cesena. Per un po' studiò da casa, ma poi iniziò ad aiutare suo padre

Di commercio se ne intende parecchio Carmen Barcia, titolare del negozio "Barcia junior" in via Carbonari 7. Suo padre, Ulisse, ora 97enne, di negozi ne aveva tre: due a Cesena e uno a Forlì. E tutti di abbigliamento. Uno, all'angolo di via Zeffirino Re, l'aveva dato da gestire alla moglie (Liliana Tagliaferri, mamma di Carmen) e alla sorella del fratello. In un altro a Cesena ci stava il fratello, e quello di Forlì lo gestiva lui. Carmen iniziò a studiare Psicologia a Padova, ma dopo alcuni momenti di caos studentesco, decise di tornare a Cesena. Per un po' studiò da casa, ma poi iniziò ad aiutare suo padre. "Dovevo restare qualche mese solo per dargli una mano - spiega Carmen - e invece è diventato il mio lavoro". Rimpianti? "Beh, devo dire che per tanto tempo ho avuto molte soddisfazioni - continua - Negli ultimi anni, invece, il commercio è un po' cambiato ed è più dura".

Cos'è cambiato? "Non so precisamente. So che è peggiorato un po' tutto - continua Carmen - Il commercio online, sicuramente, ha fatto la sua parte, ma anche i centri commerciali e il Comune non sono da meno. Togliendo i parcheggi e facendoli pagare parecchio non è stato aiutato il commercio nel centro storico. I clienti preferiscono andare nei centri commerciali, hanno l'aria condizionata d'estate, il riscaldamento d'inverno, parcheggi a gogò, sempre gratis e, magari, anche qualche grande catena di negozi trendy. Nel centro storico, che dovrebbe essere il gioiello di una città, invece, diventa difficile arrivare. Così ci sono clienti che prima di venire a comprare da me mi chiamano per capire se ho la taglia di quella precisa marca. Non vogliono fare un viaggio a vuoto".

Barcia Junior è conosciuto per l'alta qualità dei prodotti. "Abbiamo marche molto buone come Colmar, Diesel, St Barth, Brna: prodotti che non si buttano via da un anno all'altro. Sono buoni acquisti, riutilizzabili tra fratelli o sorelle. La mia soddisfazione, infatti, è far contenti i clienti e quando tornano significa che ho fatto bene il mio lavoro".

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