rotate-mobile
social

La Vineria del Popolo brinda al presente e scommette sul futuro, guardando all'ampliamento

Anche nei lunghi mesi del Covid il progetto legato alla Vineria del Popolo non è mai stato messo in discussione da Rosetti, fortemente convinto del ruolo prezioso degli esercizi pubblici per la promozione di una socialità positiva soprattutto nei momenti più impegnativi per la comunità

E’ tempo di bilanci e nuovi progetti per la Vineria del Popolo e per il suo titolare Simone Rosetti. Dopo aver aperto nel dicembre del 2017 il locale di Piazza del Popolo e aver continuato a investire in città rilevando lo scorso anno la storica Osteria Michiletta, tornata a risplendere sotto la sua gestione dopo alcuni mesi di chiusura, l’imprenditore cervese è pronto a candidarsi per il rinnovo della concessione degli spazi un tempo occupati dallo IAT del Comune di Cesena in scadenza a metà settembre. E preannuncia un potenziamento dell’attuale offerta del locale, attualmente improntata su valorizzazione di materie prime del territorio, sostenibilità e socialità a 360 gradi.

“Nei suoi primi sei anni di vita – afferma Rosetti – la Vineria del Popolo si è affermata come un’osteria quotidiana molto apprezzata da migliaia di persone che ogni mese si fermano per mangiare e bere un buon bicchiere di vino in compagnia, scoprire i migliori prodotti del territorio, incontrarsi e conoscere cosa succede in città. L’ottimo rapporto con l’amministrazione comunale ha favorito nel corso del tempo la realizzazione di iniziative ed eventi, interrotti solo durante la pandemia, periodo in cui la nostra attività, come quella di tante altre realtà ristorative, ha dovuto fare i conti con chiusure forzate e numerose limitazioni”. Anche nei lunghi mesi del Covid il progetto legato alla Vineria del Popolo non è mai stato messo in discussione da Rosetti, fortemente convinto del ruolo prezioso degli esercizi pubblici per la promozione di una socialità positiva soprattutto nei momenti più impegnativi per la comunità. Una visione confermata anche in occasione della recente alluvione, durante la quale il locale ha offerto gratuitamente numerosi pasti caldi ai volontari scesi in strada per spalare il fango oltre a realizzare un’importante donazione al Comune di Cesena a sostegno delle persone colpite duramente da questo evento eccezionale.

In vista dei prossimi sei anni sono diverse le novità allo studio dell’imprenditore cervese, che nel campo della ristorazione gestisce altre attività di successo sia in Romagna (Ca’ de Be’ a Bertinoro e Pastificio La Sprunela a Castiglione di Cervia oltre la già citata Osteria Michiletta) che fuori regione (Trattoria al Bomba a Venezia). “In questi anni – racconta Rosetti – abbiamo creato anche un nostro orto che ci permette di avere verdure a km zero e per un importante periodo di tempo abbiamo anche prodotto internamente il pane per i nostri ospiti, scelta di qualità e artigianalità che potrebbe tornare in un immediato futuro. Il nostro menù composto da piatti del territorio proposti in chiave più fresca e giovanile è il risultato  di continua ricerca unita a ingredienti freschi e tracciati; iI tema delle filiere corte, del rispetto della natura e della sostenibilità del territorio è sempre stato un punto fermo, che svilupperemo ulteriormente così come la ricerca di continue innovazioni per proporre ai nostri ospiti esperienze di massima qualità e coinvolgimento unite a scelte di consumo che fanno bene al pianeta”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La Vineria del Popolo brinda al presente e scommette sul futuro, guardando all'ampliamento

CesenaToday è in caricamento