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Tutela degli agricoltori e del comparto agricolo, approvata una risoluzione a firma di Massimo Bulbi (Pd)

“Sfide ambientali, economiche e sociali e fattori globali come la guerra in Ucraina – spiega il Consigliere regionale Bulbi - hanno innescato un aumento significativo dei costi di produzione, impattando pesantemente sugli agricoltori"

L’agricoltura e le problematiche che gli agricoltori stanno portando all’attenzione delle istituzioni e della società a ogni livello sono state al centro del dibattito portato in Assemblea Legislativa da una risoluzione presentata dal Consigliere regionale Massimo Bulbi e approvata in Aula.

“Sfide ambientali, economiche e sociali e fattori globali come la guerra in Ucraina – spiega il Consigliere regionale Bulbi - hanno innescato un aumento significativo dei costi di produzione, impattando pesantemente sugli agricoltori, specialmente quelli più piccoli. Per non parlare dell’alluvione di maggio 2023 che ha travolto le nostre terre creando una doppia sfida per gli agricoltori emiliano-romagnoli: la necessità di recuperare i terreni alluvionati e il confronto con le difficoltà economiche, accentuate dalle recenti politiche agricole e ambientali. L'introduzione di nuove tassazioni e la riduzione dei sussidi agricoli ha aumentato ulteriormente la pressione finanziaria su una comunità agricola già vulnerabile.”

“Aumento dei costi, cambiamento climatico e danni da maltempo, scarsa o nulla redditività delle produzioni, difficoltà nel ricambio generazionale, pratiche sleali, derivanti dalle importazioni di prodotti da paesi extra UE ed UE, sono i punti da cui muovono le richieste che le associazioni agricole avanzano per affrontare le sfide del settore, nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale e del progresso. La tenuta dell’equilibrio socio-economico generale non può prescindere dal benessere del settore che, non a caso, è definito “primario”. Le Istituzioni, quindi, devono dare certezze agli agricoltori, garantendo un reddito accettabile e riconoscendo la giusta remunerazione dei loro prodotti. Oggi, ed è il motivo per cui molte aziende chiudono o molte colture vengono abbandonate o sostituite da altre, il rischio è che il costo a terra/pianta sia superiore al prezzo del prodotto raccolto.  E che l’equilibrio auspicato sia impossibile da realizzare. La giusta redditività eviterebbe tra le altre cose anche il distacco dei giovani dall’impresa familiare, per coloro che vorrebbero portare avanti l’attività o dar vita ad una nuova impresa agricola.”

“Per questo motivo – conclude Bulbi - ho ritenuto doveroso presentare questo atto di indirizzo in cui chiedo alla Giunta regionale di sollecitare Governo e Parlamento ad avviare un dialogo con le istituzioni europee affinché venga introdotta una maggiore flessibilità e adattabilità alle diverse realtà territoriali e produttive, promuovendo iniziative legislative e operative che consentano un uso più efficace dei terreni agricoli, fornendo risorse aggiuntive per un’agricoltura ambientalmente sostenibile. Nel documento, abbiamo inoltre chiesto di introdurre una tutela specifica per gli agricoltori emiliano-romagnoli anche per la particolare situazione in cui si trovano a causa dell’alluvione e di tutte le calamità naturali che ci sono state purtroppo negli ultimi anni, con misure aggiuntive e straordinarie per il risarcimento e la ricostruzione.”

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