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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica Bagno di Romagna

Turismo, arriva la replica: "Dati flop? Polidori dimentica tre anni di pandemia, l'inflazione e l'alluvione"

"Polidori dimostra di non sapere di cosa parla in modo così palese, che non capiamo se il difetto sia di arroganza o ingenuità" affondano Marco Baccini e Francesco Ricci

 "Abbiamo letto il ragionamento che il coordinatore di Fratelli d’Italia della Valle del Savio ha condiviso sui giornali, con il quale criticava i dati turistici del nostro Comune e denunciava mancanza di programmazione da parte dell’Amministrazione e ne siamo francamente dispiaciuti e umanamente rattristati" così inizia la risposta del Sindaco e dell’Assessore al Turismo del Comune di Bagno di Romagna.

"Polidori dimostra di non sapere di cosa parla in modo così palese, che non capiamo se il difetto sia di arroganza o ingenuità - affondano Marco Baccini e Francesco Ricci - i difetti oggettivi del ragionamento di Polidori, però, sono almeno due. Il primo è di metodo, quando vengono presi a paragone altri comuni che registrano quasi la metà delle presenze della località dell’Alto Savio, che rendono pertanto il riferimento privo di logica. Il secondo, invece, è di merito e riguarda proprio quella programmazione che Polidori dice mancare a Bagno di Romagna, a conferma – spiegano Sindaco e Assessore – che Polidori non conosce neppure il territorio di cui si vuole interessare".

"Senza voler essere noiosi e ridondanti come Polidori, ci soffermiamo solo agli eventi di maggior rilievo, ricordano che negli ultimi 7 anni sono stati programmati nel Comune eventi di portata nazionale ed internazionale, che hanno creato indotto e promozione difficilmente praticabili da un Comune montano di piccole dimensioni come il nostro. 2 arrivi di tappa del Giro d’Italia, Appenninica MTB stage race, La Milanesiana, concerti del calibro di Goran Bregovic, Extraliscio, Balamondo, Africa Unite, il Savio Trail, l’anteprima del Festival del Cibo di Strada, il festival letterario di FuoriConTesto, il festival autunnale del Fall Foliage, la festa delle Terme Romane (in collaborazione con i centri termali), il finanziamento dei Giorni del Capitano, l’apertura del Cinema all’aperto, il prossimo ritorno di una granfondo di MTB e il passaggio del Tour de France. A ciò si aggiunga il bando che viene promosso ad inizio di ogni anno, dal quale viene poi stilato e finanziato il calendario eventi presentato puntualmente in primavera, con oltre 150 iniziate che animano il territorio".

"Non solo. Nella nostra programmazione rientra la gestione del turismo in Unione, ciò che ha fatto indubbiamente crescere il turismo in tutto il territorio dell’alta Valle del Savio, consentendo anche ai Comuni limitrofi di poter fruire di eventi e servizi che prima non avrebbero potuto organizzare. In questa dimensione rientrano poi progetti strategici come la promozione del ciclo escursionismo con il Valle Savio Bike Hub, e la riqualifica della rete sentieristica e degli strumenti per la sua fruizione, quali l’app Valle Savio Outdoor. E’ proprio grazie a questa programmazione ed alla contestuale promozione che abbiamo strutturato e finanziato in questi anni che Bagno di Romagna ha raggiunto il dato di destinazione termale con più numeri in Regione e che presenta numeri generali migliori di tutti gli altri comuni di riferimento".

"Peraltro, ci sembra sgradevole dover ricordare che ci troviamo a commentare dati del tutto positivi, che registriamo dopo un quinquennio drammatico per il turismo, con 3 anni di pandemia, crisi dell’inflazione e alluvione del maggio 2023. In questo scenario Bagno di Romagna presenta un dato molto vicino a quello del 2022 e non troppo distante dal record di presenze – degli ultimi 24 anni – generato nel 2019. Volendo parlare del periodo natalizio – proseguono Baccini e Ricci – segnaliamo a Polidori, che di nuovo manca di conoscere il fatto che questa amministrazione ha investito anche quest’anno 26.000 euro per gestire direttamente le luminarie natalizie dei borghi e delle frazioni, liberando così preziose risorse alle Pro Loco locali che potranno essere investite in attività di intrattenimento per il turismo del benessere che caratterizza questa stagione dell’anno.  Ecco, le Pro-Loco. L’articolo di Polidori ci rattrista anche perché con le sue critiche finisce per screditare il lavoro prezioso che i volontari cittadini portano avanti all’interno delle Pro-Loco e delle associazioni, che è determinante per la gestione degli eventi di trattenimento e per la vivacità del territorio e lo si è visto anche ad ottobre, quando i fine settimane sono stati interessati e impreziositi da tante iniziative".

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