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T-Red, sedici quesiti della Lega: "Non convincono le motivazioni dell'installazione"

affermano i consiglieri del gruppo Lega (Antonella Celletti, Fabio Biguzzi, Enrico Sirotti Gaudenzi e Beatrice Baratelli) spiegando i motivi della presentazione di un’interrogazione alla Giunta con sedici quesiti

''L’entrata in funzione dei sistemi di rilevamento automatizzato delle infrazioni semaforiche, i cosiddetti T-red, in tre incroci cittadini, ha provocato non poche proteste e rimostranze sulla presunta illegittimità delle sanzioni elevate a utenti della strada. Abbiamo voluto approfondire il problema presentando una serie di quesiti alla Giunta comunale dopo aver verificato la situazione. Non convincono, infatti, le giustificazioni addotte dall’amministrazione di aver deciso l’installazione dei T-red, in attività dal 25 maggio scorso, per ridurre gli incidenti negli incroci pericolosi. E, tra l’altro, non è ancora stata realizzata la promessa manutenzione della segnaletica stradale, né sono stati posizionati pannelli integrativi per ‘rafforzare’ l’informazione ai conducenti della presenza dei T-red (magari anche in lingua inglese, a vantaggio di conducenti stranieri)''. Lo affermano i consiglieri del gruppo Lega (Antonella Celletti, Fabio Biguzzi, Enrico Sirotti Gaudenzi e Beatrice Baratelli) spiegando i motivi della presentazione di un’interrogazione alla Giunta con sedici quesiti.

"Tra le domande, quelle che riguardano la manutenzione della segnaletica orizzontale ormai sbiadita, in particolare all’incrocio di viale Marconi-Via Marzolino con direzione Cesenatico, e l’installazione di segnaletica verticale, che dovrebbe essere più visibile - proseguono gli esponenti del Carroccio -. Altre richieste riguardano la distanza della segnaletica verticale dagli impianti semaforici rispetto alla linea/linee orizzontali di stop; i secondi che intercorrono tra i segnali luminosi arancione e rosso, se questi tempi siano conformi a quelli di tutti gli altri impianti semaforici presenti in città e dopo quanti secondi dal segnale luminoso rosso entri in funzione il T-Red. Seguono i quesiti sull’omologazione e la taratura degli apparati installati, alla luce delle prescrizioni fornite dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal ministero dello Sviluppo economico".

E ancora: "C’è poi la questione della regolazione delle telecamere di rilevamento. Si chiede, infatti, se queste ultime possano essere posizionate in modo tale da rilevare i soli veicoli fermi ben oltre la linea orizzontale di stop dei semafori interessati (es. centro dell’incrocio) come in altre città, con la conseguenza di sanzionare solo i conduttori di mezzi che in modo esplicitamente volontario commettono una violazione del Codice della strada e non quelli che oltrepassano, anche di pochi centimetri, la linea. A questo proposito, si chiede anche se la Polizia municipale abbia previsto un ‘margine di tolleranza’ rispetto le presunte infrazioni, per esempio nei casi in cui il mezzo oltrepassi la linea di stop per evitare pericoli o brusche fermate, senza proseguire la corsa, ma arrestando il veicolo o retrocedendo a cavallo dello ‘stop’".

"Considerando che si tratta di sanzioni pesanti, anche per quanto riguarda la decurtazione di punti dalla patente, pensiamo che l’installazione dei T-Red sarebbe dovuta avvenire contestualmente alla manutenzione della segnaletica orizzontale delle strade interessate e a segnaletiche di avvertimento verticali molto più visibili come era stato assicurato dall’amministrazione. E’ avvenuto il contrario: l’obiettivo sanzionatorio è partito subito (anche in casi di dubbie presunte violazioni) mentre sono ancora sulla carta le assicurazioni della Giunta di rendere più efficace la segnaletica", concludono gli esponenti della Lega.

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