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Stop alle confezioni monouso in plastica per frutta e verdura? La protesta della Lega

“Dell’Europa non c’è più da stupirsi - dichiara il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli. Questo è l’ennesimo provvedimento di Bruxelles che ne testimonia l’assoluta mancanza di buon senso"

Via le insalate in busta e tutto ciò che contiene materiale plastico per confezionare frutta e verdura sotto il chilo e mezzo. La Lega si scaglia contro la bozza di nuovo regolamento sugli imballaggi che vieterebbe, tra le altre cose, l’utilizzo di confezioni monouso in plastica per frutta e verdura, ad eccezione di quelle superiori in termini di peso a 1,5 chilogrammi, e la standardizzazione delle bottiglie di vino.

“Dell’Europa non c’è più da stupirsi - dichiara il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli. Questo è l’ennesimo provvedimento di Bruxelles che ne testimonia l’assoluta mancanza di buon senso. Non siamo qui a dire che non si deve promuovere la sostenibilità dei consumi e la lotta allo spreco, ma a tutto c’è un limite. Queste sono scelte prive di equilibrio, che danneggiano i produttori e gli stessi consumatori, in nome di un integralismo ambientale che non tiene conto della nostra economia, delle tante aziende che operano nel settore e delle abitudini degli italiani. Condividiamo, dunque, le forti perplessità di Coldiretti che denuncia l’insensatezza del regolamento, il rischio di rovinare il prodotto se non adeguatamente protetto e quello di compromettere le abitudini alimentari dei nostri cittadini, già abbastanza fragili sotto il profilo del mangiar sano.”

Aggiunge l'eurodeputata Alessandra Basso: "Le eurofollie non finiscono mai, ma non possiamo piegarci a regolamenti che non tengono conto delle conseguenze sulle famiglie e imprese italiane - spiega -. Dopo un confronto con tutti gli stakeholder, attuando quella fase di ascolto che manca alla Commissione, proporremo nell'ambito dei lavori della Commissione Envi (Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare) 154 emendamenti alla proposta di Regolamento in discussione. Lo faremo a difesa degli italiani e del sistema Italia, che è certamente già virtuso in termini di soluzioni per gli imballaggi sostenibili".

"Non è possibile imporre in nome di una cieca e astratta ideologia ambientalista delle soluzioni che non tengono in alcun conto conto l'impatto sulle filiere produttive e sui consumatori: effetti negativi sui costi di produzione, che impattano quindi sulle tasche dei consumatori in un periodo di grave crisi economica, possibili gravi problemi di sicurezza alimentare e un inevitabile aumento degli sprechi di prodotti. Dobbiamo salvare i settori ortofrutticolo, vitivinicolo e vivaistico dalle scelte sconsiderate di questa Europa", conclude.
 

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