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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Nuovo ospedale, Spinelli (Libera Cesena): "Servono finanziamenti regionali"

E' quanto afferma Stefano Spinelli, consigliere comunale di Libera Cesena, aggiungendo che "un ospedale del tutto nuovo e costruito in zona più idonea, accessibile e con potenzialità di sviluppo, può costituire un volano per la sanità locale"

Un nuovo ospedale a Cesena? "Non v’è dubbio che il territorio e la città ne beneficeranno in modo positivo". E' quanto afferma Stefano Spinelli, consigliere comunale di Libera Cesena, aggiungendo che "un ospedale del tutto nuovo e costruito in zona più idonea, accessibile e con potenzialità di sviluppo, può costituire un volano per la sanità locale e un salto di qualità dei servizi, anche in relazione alla possibilità di utilizzo degli ultimi ritrovati della tecnologia in campo medico e strutturale".

"Occorre però garantire alcune condizioni a nostro avviso essenziali - puntualizza Spinelli -. Che vi siano i finanziamenti regionali e l’assenso delle Istituzioni competenti (Regione e Ausl) all’intervento. E’ evidente che la città non può farsi carico (neppure in piccola parte) della spesa e può mettere a disposizioni solo il proprio territorio. Dall’entità della somma a disposizione si capirà anche di che tipo di intervento si tratta". Inoltre "occorre rafforzare la sanità locale: l’ospedale è solo il contenitore, dobbiamo ripensare ai contenuti sanitari per offrire un servizio migliore ai cittadini (è importante dare risposte ai problemi del territorio, pronto soccorso, liste d’attesa, depotenziamento primari accreditati su più strutture ospedaliere e a Cesena privati di autonomia)".

"Soprattutto - evidenzia l'esponente di Libera Cesena - è necessario fare attenzione a non rendere croniche e a non peggiorare le problematiche attuali in attesa del nuovo ospedale. Il rischio è quello di “dimenticare” la sanità territoriale di oggi in una prospettiva solo futuristica (e qui cambiano le cose se l’intervento verrà realizzato in pochi anni o fra decenni). Senza entrare nel merito delle “linee d’indirizzo per la riorganizzazione della rete ospedaliera” dell'Ausl Romagna, certo è che diverse scelte ci preoccupano (basti pensare all’emodinamica H24 che manca a Cesena). Ci preoccupa quando la riorganizzazione è più centrata sul burocratismo piuttosto che sui servizi agli utenti; ci preoccupa quando l’organizzazione è pensata come qualcosa di assoluto, di perfetto, di immutabile che prescinde dalla realtà, dai bisogni delle persone e di un territorio".
 

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