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Sanità, quanto costano gli stranieri irregolari? Ecco i dati

Il vicepresidente Guglielmo Russo, con delega al Welfare, ha spiegato che "la popolazione immigrata in quanto tale non drena risorse al servizio sanitario pubblico"

Riferendosi alla “nuova sanatoria per gli immigrati varata dal Governo Monti”, con una stima di 53.580 richieste di regolarizzazione che arriveranno in Emilia-Romagna, il capogruppo della Lega Nord Gian Luca Zanoni rileva i costi per l’assistenza sanitaria: “Oltre 60 milioni di euro in tre anni è il costo pubblico dell’assistenza agli immigrati senza cittadinanza in Emilia-Romagna. La fonte è lo stesso assessorato alla Sanità e alle Politiche sociali della Regione interpellato dal gruppo Lega Nord".

"Dai numeri emerge che nel 2010 ai “cittadini ovunque residenti e con cittadinanza extracomunitaria” sono state erogate 1.461.512 prestazioni sanitarie, per un costo complessivo di 19.510.656 euro - chiosa Zanoni -. Nel 2011 i dati sono ulteriormente aumentati: si è passati 1.594.801 servizi erogati per un carico di risorse di quasi 22 milioni di euro (21.948.071 per la precisione), e nel 2012 i dati dei primi nove mesi fanno stimare un’ulteriore aggravio a carico del servizio sanitario. A settembre, infatti, le prestazioni sono state 1.150.325, per una spesa che ha già sfondato i 16 milioni di euro, attestandosi a 16.477.325 euro”.

Il consigliere ha chiesto quindi “il dato disaggregato delle prestazioni erogate dalle Ausl della Provincia di Forlì-Cesena agli immigrati irregolari e del relativo costo e se il sistema sanitario regionale sia in grado di sopportare questo ulteriore sforzo economico dovuto all’assistenza degli immigrati irregolari senza gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini”.

Il vicepresidente Guglielmo Russo, con delega al Welfare, ha spiegato che "la popolazione immigrata in quanto tale non drena risorse al servizio sanitario pubblico, in quanto sono persone che lavorano e pagano le tasse in questo Paese e a cui questo Paese garantisce un servizio di sanità pubblica. Per quanto riguarda gli assistiti stranieri quelli registrati all’anagrafe sanitaria, quindi regolari, sono 19.135 nel Cesenate e 18.612 nel territorio di Forlì.  Per quanto riguarda i cittadini irregolari, bisogna distinguere tra cure urgenti che non possono essere differite nel tempo e quelle essenziali, necessarie ma non urgenti. Per erogare queste cure, le direttive ministeriali prevedono il rilascio di un tesserino sanitario STP (“stranieri temporaneamente presenti”)".

"Nel 2011 sono stati rilasciati 11 tesserini, con prestazioni totali per 9.024 euro, 94 sono a Cesena. C’è una differenza sostanziale, che è da approfondire meglio - continua Russo -. Le Ausl possono chiedere la refusione dei costi, mediante un apposito fondo del Ministero degli Interni, con una richiesta in Prefettura: per il territorio forlivese sono stati richiesti in prefettura 2.264 euro e 262.777 euro dal Cesenate. Anche in questo caso vi è una differenza da approfondire. Rimane, però, il dato principale della grande differenza di ordine di grandezza tra i servizi erogati agli stranieri regolari e quelli agli irregolari”.
 

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